Page 98 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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            nell’Albergo dei poveri. Questo Istituto vantava una salda tradizione di insegna-
            menti musicali che risale a prima dell’Unità d’Italia, come abbiamo visto nel capi-
            tolo dedicato al Regno delle due Sicilie. Il giovanissimo Francesco studia clarino
            sotto la guida di Caravaglios. Intorno ai 20 anni suona in un’orchestrina che funge
            da colonna sonora ai films muti. Nel 1935 Caravaglios gli propone di arruolarsi
            nella Banda del 5° Reggimento Alpini stanziato a Merano. Il giovane accetta. Man-
            terrà quest’incarico fino alla costituzione della Banda dell’Esercito. Il passaggio al
            nuov, e più prestigioso complesso, comporta il trasferimento definitivo a Roma.
            Porta con sé la famiglia, (infatti nel frattempo Sgritta ha preso in sposa una gio-
            vane pianista). È promosso vice direttore della Banda. Il rapporto fra il vice e il
            direttore, Lacerenza, è fatto di collaborazione, di scambi culturali, di amicizia. Nel
            1972 Sgritta subentra a Lacerenza. Dirige la Banda dell’Esercito fino al 1976. In
            questi anni compie diverse tournée in Italia e all’estero: in Olanda, Austria, Sviz-
            zera e Malta. Inserisce nel repertorio  musiche di Caravaglios, sue composizioni,
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            trascrizioni su opere di Verdi e Strauss. Muore nel 2002.  Fra le sue composizioni:
            alla Banda dell’esercito marcia militare e Soggiorno a Merano marcia, entrambe
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            eseguite a Merano; a titina marcia; Venerdì santo a Cave marcia religiosa.



            IV. 4. La Banda della Marina


               Per la sua caratteristica intrinseca, cioè per l’attività di bordo, la Banda della
            Marina si distingue dalle altre compagini strumentali. È annessa ad una Forza mili-
            tare che il mare e i viaggi hanno reso ricca di suggestive avventure. I militari hanno
            solcato mari sconosciuti alla maggior parte delle persone, almeno fino al secolo
            XIX. Hanno necessità di conoscenze di geografia, scienze matematiche, ingegneria
            navale, astronomia, fisica e meteorologia sempre più approfondite. L’ufficio idro-
            grafico di Genova è ricco di strumenti astronomici e nautici e di carte idrografiche.
            Gli studi e le osservazioni scientifiche concernono anche l’acustica e la musica. I
            militari sviluppano una sensibilità ed una disponibilità mentale verso popoli a loro
            estranei. Spesso narrano le loro esperienze, anche in luoghi sconosciuti e lontani,
            nei diari di bordo. Sono abituati a scrivere ed a riflettere su ciò che vedono diretta-
            mente. Interessante è la lettura del diario del capitano A. del Santo. Egli descrive il
            popolo e commenta le cantilene degli indigeni durante le preghiere e la lettura della
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            Bibbia.  La Marina del Regno d’Italia  è istituita col Decreto Regio del 21 marzo
            1861 art. 29. Da subito è coinvolta nel ruolo strategico dell’Italia. Si confronta con
            la Marina francese ed austro-ungarica. Compie molte missioni in terre lontane, per


            141  Informazioni gentilmente fornitemi dal prof. Giovanni Battista Sgritta.
            142  Azienda di soggiorno di Merano. Archivio privato della famiglia Sgritta.
            143  a. del Santo, La fregata Garibaldi e i selvaggi dell’isola Matuku, Ivi, p. 368.
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