Page 108 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
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106 LA RAPPRESENTAZIONE DELLA GRANDE GUERRA NEL CONCORSO DELLA REGINA ELENA DEL 1934
ACHILLE MARTELLI
Napoli, 1874 – Roma, 1962
Achille Martelli nacque a Napoli in una famiglia di emigrati italiani rientrati da Filadelfia. Arruolatosi volontario in fanteria,
nel 1892 divenne allievo sottufficiale. Inviato con il 3° Reggimento della Brigata Da Bormida in Etiopia, combatté ad Adua il
1° marzo 1896 contro l’esercito del negus Menelik II. Per il suo comportamento in quella tragica giornata fu decorato con
la Medaglia di Bronzo. Rientrato in Patria e congedato, il giovane si laureò in Giurisprudenza e si trasferì in Pennsylvania,
dove iniziò una promettente carriera diplomatica come segretario del Regio Consolato italiano nella città di Filadelfia. Alla
dichiarazione di guerra all’Austria-Ungheria scelse di rientrare in Italia per difendere la sua Patria. Col grado di sergente mag-
giore di fanteria fu arruolato nel 132° Reggimento della Brigata Lazio. Nel mese di dicembre, l’unità fu impegnata nei com-
battimenti sul Monte San Michele e Achille Martelli, per il suo esemplare comportamento, fu promosso sottotenente per
merito di guerra. La mattina del 29 giugno 1916 gli austriaci lanciarono per la prima volta contro le linee italiane gas venefici
che causarono gravi perdite: furono messi fuori combattimento solo in quella giornata oltre 200 ufficiali e circa 6300 uomini
di truppa, e anche Martelli rimase gravemente intossicato. Nel corso dell’ottava offensiva dell’Isonzo, condotta dal 9 al 12
ottobre di quello stesso anno, fu protagonista di un’impresa di straordinario coraggio, questa volta con i fanti del 30° Reg-
gimento della Brigata Pisa, riuscendo a cacciare gli austriaci da un tratto di fronte chiamato da allora, in ricordo della sua in-
trepida condotta, con il suo nome. Nell’azione rimase gravemente ferito da una scheggia che gli perforò un polmone.
Promosso tenente per merito di guerra, ritornò in linea nel giugno 1917 sul Faiti, dove ottenne una nuova promozione a ca-
pitano. Nel giugno dell’anno seguente, durante la battaglia del Solstizio sul Piave, confermò la sua straordinaria tempra di
guerriero e ancora una volta fu promosso per merito di guerra, raggiungendo in questo modo il grado di maggiore. Nei
giorni decisivi della battaglia di Vittorio Veneto, Martelli guidò il IV Reparto d’Assalto e concluse così il suo eccezionale
percorso di soldato nei tre anni di guerra. Collocato a riposo nel 1924, fu poi nominato prefetto e, su sua richiesta, prese
parte alle operazioni in Africa Orientale. Dal 1944 al 1952, con il grado di generale di brigata, fu governatore dell’Istituto del
Nastro Azzurro.
CARSO, 9-12 OTTOBRE 1916, OTTAVA OFFENSIVA DELL’ISONZO
Risorgere per tornare al fronte
Achille Martelli: una vita per le armi italiane. Luminoso esempio di patriottismo e di coraggio, visse in prima persona le fasi
cruciali nel corso dell’intero triennio della guerra. Dai sanguinosi combattimenti sul Monte San Michele, alla terribile espe-
rienza dei gas asfissianti, all’ottava offensiva dell’Isonzo, dove in ricordo dei suoi atti di valore una zona del fronte fu chiamata
da allora Dolina Martelli; dai tragici giorni di Caporetto alla battaglia decisiva di Vittorio Veneto. Ripetutamente ferito, spesso
in condizioni gravissime, sul punto di morire, ogni volta aveva la forza di risorgere e tornava al fronte. Dovunque combatté
ebbe riconoscimenti e promozioni: in ventisei mesi da soldato semplice raggiunse, per meriti di guerra, il grado di maggiore.
Ebbe il più alto riconoscimento, la concessione della Medaglia d’Oro, l’8 gennaio 1922.