Page 198 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
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196 LA RAPPRESENTAZIONE DELLA GRANDE GUERRA NEL CONCORSO DELLA REGINA ELENA DEL 1934
ROBERTO COZZI
Milano, 1893 – Monte Valbella, Altopiano d’Asiago, 29 giugno 1918
Perduto il padre in tenera età, Roberto Cozzi frequentò le scuole elementari nel convitto milanese Martinitt, che accoglieva
e istruiva i bambini orfani. Dopo essersi diplomato e aver appreso l’arte dell’orafo, trovò lavoro a diciassette anni come ma-
novale in un opificio e continuò parallelamente a studiare seguendo i corsi delle scuole serali organizzati dal Comune di Mi-
lano. Riformato alla visita di leva per motivi di salute, durante la guerra fu impiegato come operaio in uno stabilimento
industriale ausiliario. Nel gennaio 1918 fu tuttavia richiamato alle armi, assegnato al 9° Reggimento della Brigata Regina e in-
viato nella Val Brenta come soldato semplice. Dal 19 giugno di quello stesso anno, la Brigata Regina prese parte alla battaglia
del Solstizio sull’Altopiano di Asiago per bloccare il tentativo di sfondamento degli austro-ungarici nell’ambito della operazione
Radetzky e per riconquistare le posizioni strategiche di Col del Rosso, Col d’Echele e Monte Valbella. Il 29 giugno, il 9° Reg-
gimento mosse all’attacco e Roberto Cozzi fu il più pronto a piombare su una postazione di mitragliatrice austriaca. Impos-
sessatosi dell’arma iniziò a sparare contro il nemico fino all’ultimo istante quando cadde ferito a morte.
MONTE VALBELLA, ALTOPIANO DI ASIAGO, 29 GIUGNO 1918, LE AZIONI CONTROFFENSIVE ITALIANE
Alla conquista della postazione nemica
Dal 15 giugno la Val Brenta fu investita dall’ operazione Radetzky. La potente offensiva austriaca fu nel complesso bloccata,
tuttavia il nemico era riuscito a occupare nel primo assalto le posizioni di Costalunga, Col del Rosso e Monte Valbella. Contro
questi obiettivi la Brigata Regina fu perciò impegnata il 29 giugno in un contrattacco per riprendere il controllo dei punti
strategici rimasti ancora in mano agli austro-ungarici. Il 9° Reggimento della Brigata, dove combatteva il giovane Cozzi, coa-
diuvato da una compagnia di bersaglieri e da un’unità cecoslovacca, si slanciò in un impetuoso assalto contro le postazioni
nemiche sul Monte Valbella. L’azione delle forze italiane fu molto incisiva e portò alla riconquista delle zone perdute e alla
cattura di 800 militari nemici. Il giovane martinitt fu tra gli attaccanti più pronti e decisi: superò di corsa il primo ordine di re-
ticolati e, scorta una postazione di mitragliatrice austriaca nascosta in una buca che continuava a falciare i fanti italiani che
avanzavano, dopo averla aggirata, uccisi i serventi, si impossessò dell’arma e la rivolse contro il nemico. Continuò a far fuoco
finché, più volte colpito, perse la vita.