Page 199 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
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PRESENTAZIONE OPERE 1918                                         197




            Ugo Pastori, la Medaglia d’Oro Roberto Cozzi, marmo
            Un altro combattente caduto immortalato nel chiarore del marmo, con cui l’artista intende sottolineare simbolicamente la morte in giovane età. La
            posizione del volto di profilo sembra guardare al futuro, quasi a scrutare se il sacrificio compiuto ha davvero portato alla Patria i benefici che si
            era proposto. L’opera fu acquistata direttamente dalla regina Elena e donata al Museo centrale del Risorgimento.


































































            Nelle pagine successive:
            Savino Labò, la Medaglia d’Oro Roberto Cozzi, olio su tela


            Roberto Cozzi, soldato semplice del 9° Reggimento della Brigata Regina, superati i reticolati nemici ha raggiunto la postazione della mitragliatrice
            che, celata sotto il telone posto sulla sinistra, colpisce d’infilata i militari italiani che avanzano. I tre serventi della Schwarzlose sono morti, a terra
            vicino a loro le bombe a mano che non hanno potuto lanciare e, immancabile nell’iconografia di guerra, la mazza ferrata con cui finire i feriti,
            simbolo della barbarie nemica. L’arma è ora nelle mani del valoroso martinitt che allo scoperto si espone incurante della reazione avversaria e apre
            il fuoco nella direzione opposta, contro le trincee dell’Imperial Regio Esercito.
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