Page 222 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
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220 LA RAPPRESENTAZIONE DELLA GRANDE GUERRA NEL CONCORSO DELLA REGINA ELENA DEL 1934
PASSAGGIO DEL PIAVE AL PONTE DI VIDOR
Il Piave comandò: “Indietro va’, straniero!”
Al Corpo d’Armata d’Assalto fu assegnato un ruolo particolarmente importante in occasione della battaglia finale: come
avanguardia dell’8^ Armata del generale Enrico Caviglia doveva passare il Piave e attestarsi sulla sponda sinistra, prendere il
controllo della direttrice Falzè di Piave - Vittorio per separare le forze nemiche della pianura da quelle attestate sulla montagna.
La 1^ Divisione d’Assalto riuscì ad attraversare il Piave nella notte del 27 ottobre all’altezza del Ponte di Vidor e a occupare
la linea che dal paese scendeva verso est sino alla Sernaglia. L’azione fu impetuosa, le prime difese austro-ungariche furono
travolte e gli arditi riuscirono a mantenere le posizioni conquistate per tutta la giornata del 28 ottobre nonostante la reazione
delle forze nemiche che mise in grave pericolo il mantenimento della testa di ponte italiana. Cominciò a farsi sentire la stan-
chezza, mancavano i viveri e scarseggiavano le munizioni; il tiro delle artiglierie austriache aveva distrutto i passaggi sul fiume
isolando così i militari italiani. La fase critica fu superata anche grazie all’intervento della aviazione che lanciò rifornimenti e
munizioni alle truppe attestate sulla sponda sinistra del Piave. Così il giorno successivo la 1^ Divisione d’Assalto iniziò ad
avanzare verso Vittorio, ma il 30 fu fermata alle porte della cittadina e non poté entrare trionfalmente a liberarla come
avrebbe meritato. L’unità perse tra morti e feriti nei quattro giorni di combattimento oltre 1100 uomini.