Page 30 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
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28                 LA RAPPRESENTAZIONE DELLA GRANDE GUERRA NEL CONCORSO DELLA REGINA ELENA DEL 1934




            ALPI GIULIE, 16 GIUGNO 1915, LA CONQUISTA DEL MONTE NERO

            Vincere a qualunque costo, col cuore saldo e con la baionetta


            La conquista del Monte Nero fu l’evento più importante dei primi giorni di guerra. Il rilievo rappresentava una posizione
            fondamentale per il controllo dell’intera vallata alla sinistra del Medio Isonzo e per lo sviluppo della manovra offensiva verso
            Tolmino. L’attacco fu predisposto dal generale Donato Etna, comandante del 1° Raggruppamento alpini della 2^ Armata,
            e vide protagonisti i battaglioni Susa ed Exilles del 3° Reggimento. Il piano prevedeva una manovra avvolgente lungo due di-
            rettrici: gli uomini della 35^ Compagnia del Battaglione Susa, comandata dal capitano Vittorio Varese, avrebbero attaccato
            da nord partendo dal Monte Vrata; da sud, invece, dal Monte Kozliàk, si sarebbero mossi gli alpini della 84^ Compagnia
            dell’Exilles guidati dal capitano Vincenzo Alberello. Alcune unità procedettero con gli scarponi fasciati, senza zaini, ma con
            un pesante sacco pieno di terra per crearsi all’occorrenza dei ripari di fortuna. Gli alpini partiti da Kozliàk in una notte illune,
            dopo una ripida ascensione, raggiunsero prima dell’alba la sommità del Monte Nero e sbaragliarono con irruenti assalti alla
            baionetta i difensori austriaci mettendoli in fuga. Anche la colonna proveniente da nord colse di sorpresa le unità nemiche
            e costrinse alla resa oltre 200 uomini. La conquista del monte fu elogiata dagli stessi nemici che la definirono “un colpo da
            maestro”. Le bandiere dei battaglioni protagonisti della travolgente e vittoriosa azione furono decorate con la Medaglia d’Ar-
            gento. Ai singoli combattenti, circa 1500 uomini, furono concesse ben 164 decorazioni, un numero molto elevato in rapporto
            alla forza impiegata. Il capitano Vittorio Varese ebbe la Medaglia d’Oro e Vincenzo Albarello la Croce di cavaliere dell’Ordine
            Militare di Savoia.
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