Page 72 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
P. 72

70                 LA RAPPRESENTAZIONE DELLA GRANDE GUERRA NEL CONCORSO DELLA REGINA ELENA DEL 1934




            UGO BIGNAMI

            Milano, 1869 – Roma, 1949

            Educato fin da ragazzo agli ideali patriottici, lasciò la sua città per frequentare l’Accademia Militare di Modena.  A diciannove
            anni fu assegnato con il grado di sottotenente al 2° Reggimento Granatieri di Sardegna. Da capitano, nel 1912, prese parte
            alla campagna di Libia dando prova di coraggio e di capacità di comando. Alla dichiarazione di guerra all’Austria-Ungheria
            partì per il fronte con il grado di maggiore al comando del 1° Battaglione. Nel corso della quarta offensiva dell’Isonzo fu sul
            Monte Sabotino e, impegnato in una situazione di estrema difficoltà, riuscì a condurre i suoi uomini all’assalto e alla conquista
            di una postazione nemica definita il fortino. Per questa azione, in cui rimase ferito alla testa e gravemente a un ginocchio,
            ebbe la Medaglia d’Argento. L’anno successivo la Brigata Granatieri fu inviata alla fine di maggio sull’Altopiano di Asiago
            per sbarrare l’accesso alla Val Canaglia agli austro-ungarici all’altezza del piccolo borgo di Cesuna. Bignami non abbandonò
            la sua posizione finché, accerchiato con i suoi granatieri, fu fatto prigioniero e condotto in un campo di concentramento
            dove rimase fino alla fine del conflitto. Di ritorno dalla prigionia, collocato per raggiunti limiti d’età in posizione ausiliaria,
            fu decorato con la Medaglia d’Oro. In memoria del valore dei suoi uomini, fu tra gli organizzatori della nuova sede del Museo
            dei Granatieri di Piazza Santa Croce di Gerusalemme a Roma di cui divenne poi presidente.



            CESUNA, ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI, 28 MAGGIO - 3 GIUGNO 1916, LA STRAFEXPEDITION

            L’ultima difesa del 2° Reggimento Granatieri di Sardegna

            Ugo Bignami fu uno di quegli ufficiali che volle essere sempre in prima linea al comando dei suoi soldati. Protagonista di
            coraggiose imprese sul Monte Sabotino e sull’Altopiano di Asiago, dovunque dimostrò risolutezza e grande abnegazione
            per i suoi uomini. Memorabile fu l’azione compiuta sull’Altopiano dei Sette Comuni nel giugno 1916 nella fase cruciale della
            Strafexpedition, per sbarrare l’accesso alla Val Canaglia agli austro-ungarici lungo la linea difensiva Treschè Conca - Monte
            Cengio, in prossimità di Cesuna. Quando tutta la zona fu investita da un formidabile bombardamento cui fece seguito un
            poderoso attacco della punta più avanzata della 94^ Divisione austriaca, Bignami, ora tenente colonnello, al comando del
            suo battaglione, resistette per sette giorni con gravi perdite e disagi inenarrabili per il difficile rifornimento di viveri e di mu-
            nizioni, in una strenua disperata difesa della posizione. Il 3 giugno, ormai accerchiato, dopo un cruento combattimento in
            cui abbatté un ufficiale e quattro militari austriaci, fu catturato all’esterno di una grotta adibita a posto di medicazione e con-
            dotto in un campo di concentramento.
   67   68   69   70   71   72   73   74   75   76   77