Page 4 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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              Prefazione



              Gen. C.A. Leonardo Gallitelli
              Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri





                    ono trascorsi quasi due secoli da quando a Torino, nel 1814, il re di Sardegna
                    Vittorio Emanuele I decise di costituire un Corpo di militari “per buona
              S condotta e saviezza distinti”, incaricato di provvedere “alla difesa dello
              Stato in tempo di guerra e di vigilare alla conservazione della pubblica e privata
              sicurezza” in tempo di pace.
                 Fu una scelta lungimirante, la cui bontà è stata confermata dal tempo, perché i
              Carabinieri hanno accompagnato lo svolgersi di tutte le vicende del nostro Paese,
              contribuendo in modo determinante a garantire, in ogni frangente, la tutela dei cit-
              tadini, il rispetto della legalità e la sovranità dello Stato, lungo un percorso storico
              costellato di atti di esemplare fedeltà alle Istituzioni.
                 Ancora oggi, alla vigilia del bicentenario della Fondazione, l’ininterrotto servi-
              zio alla comunità nazionale e il legame inscindibile stabilito con il Paese connotano
              l’essenza dell’Arma, che nel tempo ha saputo meritarsi l’affetto della gente, susci-
              tando unanime ed ammirato plauso.
                 Il lungo cammino percorso ha permesso di sperimentare sin dagli albori l’affi-
              dabilità e la capacità professionale dei Carabinieri. Col progredire dei tempi, essi
              sono divenuti attori primari dello spirito risorgimentale e custodi gelosi dei suoi
              valori, sui cui poggiano i pilastri fondanti della nostra Nazione,  coniugando mira-
              bilmente i compiti istituzionali con le azioni militari sui campi di battaglia. Sono
              state così scritte innumerevoli pagine di eroismo, molte note e tante altre oscure,
              sintesi del silenzioso, quotidiano impegno vissuto nell’obbedienza, secondo il tra-
              dizionale stile dell’Arma, la cui storia, come avviene per tutte le altre Istituzioni, si
              snoda parallelamente a quella del Paese.
                 Ma la storia delle Istituzioni coincide, in definitiva, con quella degli uomini che
              ne fanno parte. Da qui, l’importanza di uno studio che esamini accuratamente il
              profilo professionale e le vicende di coloro che hanno svolto un ruolo di direzione
              nell’Arma e che, soprattutto nei suoi primi anni di vita, sono stati chiamati ad as-
              sumere responsabilità rilevantissime nel tracciare le linee maestre del progetto di
              edificazione del Corpo e a guidare, successivamente, la sua complessa ed articolata
              fase di crescita, dalle 803 unità iniziali  alle 2524 del 1848.
                 Una particolare citazione merita il Maggior Generale Federico Costanzo Lo-
              vera di Maria, Comandante Generale dal 1849 al 1867. Alla sua sagace opera, ed
              a quella di molti altri, si deve la progressiva estensione della presenza dell’Arma
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