Page 5 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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            all’intera penisola, conseguente alla raggiunta unità nazionale e diretta a realizzare
            quella capillare organizzazione territoriale, fondata sulle Stazioni Carabinieri, che
            ancora oggi costituisce il segno distintivo dell’Istituzione.
               L’analisi della documentazione raccolta testimonia, inoltre, come gli Ufficiali
            dei Carabinieri si distinguessero dagli altri, sin dall’origine, per una peculiarità
            assolutamente innovativa: il “ruolo aperto”.
               Contrariamente a quanto avveniva, infatti, per i vari Corpi dell’Armata sarda,
            nei quali l’accesso alla carriera di Ufficiale era, secondo i canoni tradizionali del-
            l’“ancien régime”, riservato quasi esclusivamente ai figli cadetti delle famiglie no-
            bili, numerosi erano i casi di militari arruolati come soldati e/o Carabinieri che, in
            virtù della loro profonda motivazione, dell’assoluta dedizione al servizio e dell’e-
            levata professionalità sperimentata negli anni, potevano progredire sino a rivestire
            il grado di Ufficiale e ricoprire incarichi di rilievo. Nel disegnare l’ordinamento del
            neonato Corpo, sorto dallo scenario della Restaurazione, si dava così attuazione al
            celebre principio napoleonico secondo il quale “ogni soldato ha nel suo zaino il
            bastone da Maresciallo”.
               Tutto ciò, e molto altro, emerge dal volume del Tenente Colonnello Flavio Car-
            bone, che consente di esaminare “da vicino” l’intero curriculum di quegli Ufficiali.
               Il lettore vi troverà, accennati, riferimenti ad eventi ed Istituzioni che, delineati
            sinteticamente nel saggio con rigorosa aderenza scientifica, potranno indurre ad
            ulteriori approfondimenti personali, sia sui singoli soggetti, sia sulle più ampie vi-
            cende storiche da essi vissute. Questo è lo spirito dell’opera. Che vuole essere uno
            strumento che stimoli il desiderio di “scavare nel passato”, per conoscere l’Arma
            dei Carabinieri, il suo patrimonio d’esperienza, la sua ricchezza morale, le radici
            profonde della sua tradizione, custoditi, anno dopo anno, secolo dopo secolo, nel
            culto del dovere.
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