Page 211 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               ELIA EMILIO                                             ELIA GIOVANNI
                  Capitano  di  fregata,  cavalie-                        Tenente di vascello. Eminente studioso di armi subacquee,
               re dell’ordine militare di Savoia,                      pioniere nel campo delle mine. Inventore.
               medaglia d’argento al valore mi-                           Nato a Torino il 15 marzo 1866, fu ammesso nel 1880 alla
               litare sul campo, ufficiale dell’or-                    Scuola di Marina di Napoli, per passare l’anno successivo alla
               dine della Corona d’Italia. Parti-                      neo costituita Accademia Navale di Livorno, conseguendo la
               giano combattente.                                      nomina a guardiamarina nel 1884. Dopo un lungo periodo di
                  Nato a Torino il 22 dicembre                         imbarco sulla fregata a elica Vittorio Emanuele e sulla fregata
               1899, fu ammesso all’Accademia                          corazzata Principe Amedeo, fu nel 1890 promosso tenente di
               Navale di Livorno nel 1912 e no-                        vascello. Già nel 1889 aveva ideato un modello di torpedine a
               minato  guardiamarina  nel  1916.                       funzionamento semplificato e l’anno seguente, 1890, presentò
               Prese parte  alla  Grande Guer-                         un progetto definitivo di una mina ad ancoramento automatico
               ra  (1915-1918)  imbarcato  sulla
               nave da battaglia Regina Elena e sull’esploratore Augusto Ri-  Raffigurazione artistica della mina ad ancoramento automatico
               boty, nonché alle occupazioni adriatiche del 1919-1920 a bor-      ideata dal comandante Elia nel 1890.
               do dell’ariete torpediniere Puglia. Proseguì quindi in carriera,
               conseguendo la promozione a tenente di vascello nel 1919 e
               alternando destinazioni a terra e a bordo, tra cui il comando di
               torpediniere e di una squadriglia M.A.S. negli anni 1926-1927.
                  Nel  gennaio  1928  fu  collocato  in  congedo  provvisorio,
               avendo rinunziato all’avanzamento, e nel 1936 posto in ausi-
               liaria. Promosso capitano di corvetta per meriti eccezionali nel
               1938 e richiamato in servizio attivo per esigenze dipendenti
               dallo stato di guerra dal 4 agosto 1943, fu destinato a Taran-
               to. Dal 5 ottobre 1943 al 31 gennaio 1944 è stato comandante
               del Battaglione “Bafile” del Reggimento “San Marco” e dal 1°
               febbraio 1944 a disposizione dello stato maggiore generale per
               servizio informazioni (S.I.S.), impiegato in missioni speciali
               sino al 30 giugno 1945. Alla liberazione di Milano, 26 aprile,
               fu nominato dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia
               questore della città.
                  Rilevante  e  di  grande  importanza  l’opera  da  lui  svolta
               nell’organizzazione  e  nell’assolvimento  di  attività  informa-
               tiva nel territorio occupato dal nemico, il cui felice risultato
               influiva sul buon esito di operazioni militari. Per una rischiosa
               missione di guerra, in territorio del Nord Italia controllato dal-
               le forze germaniche e per aver costituito e diretto la missione
               “Nemo”, fu decorato di medaglia d’argento al valore militare
               sul campo, e per l’attività complessiva fu insignito della croce
               di cavaliere dell’ordine militare di Savoia e gli fu attribuita la
               qualifica di partigiano combattente.
                  Nel 1945 fu promosso capitano di fregata per meriti ecce-
               zionali.
                  Dispensato dal richiamo nel mese di settembre 1946, morì
               a Milano il 3 maggio 1974.
                  Alla sua attività informativa durante la resistenza fu dedi-
               cato nel 2011 per i tipi di Mursia il volume Missione “Nemo”
               (con documenti inediti), di Francesco Gnocchi Ruscone.
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