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212 Uomini della marina 1861-1946
che fu brevettata. Lasciò quindi il servizio per potersi dedi- prescelse grazie alle entrature che egli aveva a Lisbona e che
care interamente agli studi sulle armi subacquee. La Marina gli consentirono di accedere direttamente al presidente Sala-
gli diede sostegno negli esperimenti creando sul trasporto Wa- zar. Il presidente portoghese accettò di tentare la mediazione
shington una vasca idonea a controllare le fasi di ancoramento con il primo ministro britannico Churchill, che tuttavia non
delle mine, poi replicata anche a terra dalla ditta Pignone di ebbe successo. All’armistizio dell’8 settembre 1943 rimase a
Firenze. Roma, in territorio occupato dalle forze germaniche. Fu di-
L’arma da lui ideata trovò vaste applicazioni da parte delle spensato dal servizio il 15 agosto 1945 e collocato in ausiliaria.
potenze dell’Intesa durante il primo conflitto mondiale (1914- Promosso capitano di vascello nel 1950 e contrammiraglio
1918): se ne servì prima la Gran Bretagna, con ordigni Vi- nel 1980, morì a Padova il 7 gennaio 1980.
ckers-Elia, seguita dall’Italia, che realizzò con la mina Elia la
parte fissa dello sbarramento del Canale di Otranto. Sebbene
ormai superata da ordigni più potenti, la mina Elia rimase in ERLER RINO
dotazione alla Marina italiana anche durante il secondo conflit- Capitano di fregata, meda-
to mondiale (1940-1945). Per gli studi scientifici e le invenzio- glia d’argento al valore militare
a
ni, nel 1899 gli fu assegnata la medaglia d’oro di 1 classe per (tre concessioni, di cui due sul
“l’incremento delle scienze navali”. campo), medaglia di bronzo al
Negli anni successivi alla prima guerra mondiale si dedi-
cò a numerosi viaggi all’estero, soprattutto nelle Americhe, valore militare (quattro conces-
sioni sul campo), croce al merito
durante i quali allacciò e mantenne rapporti con diverse co- di guerra, cavaliere dell’ordine
munità nazionali, facendo viva opera di propaganda italiana. della Corona d’Italia. Sommer-
Divenuto consigliere (1924-1926) poi vicepresidente beneme- gibilista.
rito (1926-1928) della Società geografica italiana, promosse Nato a Oderzo (Treviso) l’11
viaggi, esplorazioni e studi, meritando da questa la medaglia settembre 1913, fu ammesso nel
d’oro per l’appassionata opera svolta. 1931 all’Accademia Navale di
Colpito da una grave malattia, trascorse gli ultimi anni a
Quiesa (Lucca), morendo a Roma il 17 dicembre 1935. Livorno, conseguendo la nomina a guardiamarina nel 1934.
Destinato sull’incrociatore Bartolomeo Colleoni e quindi
sull’Armando Diaz, dove conseguì la promozione a sottote-
nente di vascello e sul quale partecipò alle operazioni militari
EMO CAPODILISTA ALVISE
in Spagna.
Contrammiraglio, croce Dopo un breve periodo sul sommergibile Pietro Micca,
al merito di guerra, ufficiale prese imbarco sull’incrociatore Luigi di Savoia duca degli
dell’ordine della Corona d’Ita- Abruzzi, sul quale prese parte alla spedizione in Albania (aprile
lia, cavaliere dell’ordine dei santi 1939), meritando la prima medaglia d’argento al valore milita-
Maurizio e Lazzaro e dell’ordine re quale comandante di compagnia da sbarco e su tale unità fu
coloniale della Stella d’Italia. colto, già tenente di vascello, dall’entrata in guerra dell’Italia
Nato a Vicenza il 17 luglio nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940).
1898, fu ammesso all’Accade- Nel giugno del 1941, sbarcato dall’Abruzzi, ebbe inizio la
mia Navale di Livorno nel 1913 e sua carriera di sommergibilista. Imbarcò quale ufficiale in 2 a
conseguì la nomina a guardiama- sul sommergibile Zoea, impegnato in missioni di urgente rifor-
rina nel 1917, prendendo subito nimento di materiali per le truppe in Libia, meritando nel corso
parte alla Grande Guerra imbar- delle cinque missioni effettuate su tale battello per l’ardimento
cato sulla corazzata Regina Elena e sull’esploratore Sparvie- e il comportamento in azione due medaglie di bronzo al valo-
ro. Dopo imbarchi sulle corazzate Roma e Dante Alighieri, da re militare concesse sul campo. Dopo un periodo di tirocinio
tenente di vascello fu in comando di torpediniere e da capitano comando nel 1942 presso la Scuola sommergibili di Pola, im-
di corvetta dei cacciatorpediniere Castelfidardo e Calatafimi, barcò quale comandante sul sommergibile Zoea (estate 1942),
prendendo poi parte alla campagna d’Africa del 1935-1936 sul quale compì una missione di agguato nelle acque di Malta
a
quale comandante in 2 degli esploratori Quarto e Pantera. Fu e quattro di rifornimento urgente a favore dell’armata italo te-
aiutante di campo effettivo di Aimone di Savoia Aosta duca di desca in Libia, meritando due medaglie di bronzo al valore
Spoleto (vds.) e successivamente onorario. militare. Passò poi in comando dell’Ascianghi (1942-1943),
All’entrata dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 che condusse in cinque missioni di guerra nel Mediterraneo
giugno 1940), in aspettativa per infermità, fu richiamato in segnalandosi particolarmente durante lo sbarco americano in
servizio attivo e destinato allo stato maggiore della Marina, e Algeria per temerarietà e coraggio in attacchi e puntate offen-
dal dicembre 1941 all’ufficio di collegamento con il ministero sive in rade e porti fortemente controllati dal nemico. Per tali
degli Affari esteri. azioni, nel corso delle quali conseguì l’affondamento di un
Il suo nome è soprattutto legato al sondaggio tentato per far grosso dragamine e il danneggiamento di altre unità, meritò
uscire l’Italia dal conflitto, intrapreso nel mese di luglio 1943 due medaglie d’argento al valore militare concesse sul campo
a
per iniziativa della principessa di Piemonte Maria Josè, che lo e la croce di ferro di 2 classe conferita dal governo germanico.