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3 Sessione - Il cittadino in armi 197
Il Corpo Nazionale dei Vo-
lontari Motonauti con Decre-
to fu istituito per la pronta
ed efficace utilizzazione del
personale e dei mezzi che
questi mettevano a dispo-
sizione: motoscafi in gran
parte di piccole dimensioni
e di velocità modeste 12-15
nodi; furono raggruppati in
sezioni e dislocati a Grado,
Venezia, Brindisi e Taranto,
posti alle dipendenze dei
rispettivi Comandi Marina.
Alle Sezioni, inizialmente
addette soltanto ai servizi di
collegamento ed a qualche
pilotaggio, vennero asse-
gnati progressivamente veri
e propri servizi di guerra
come le scorte, il dragaggio
delle mine e le ricognizioni
Decreto che istituiva il Corpo nazionale dei Volontari Motonautici in costa nemica. Ogni mo-
toscafo veniva dotato di un
cannoncino, attrezzi per il dragaggio, fucili, bombe antisommergibili e l’equipag-
gio addestrato all’uso di queste dotazioni.
Nel frattempo, la R. Marina, nel marzo 1915, aveva ordinato alla ditta S.V.A.N.
(Società Veneziana Automobili Navali) la costruzione di due motoscafi armati di
siluri (MAS 1 e MAS 2); varati a Venezia, tra il febbraio e l’aprile del 1916, vista
la buona prova offerta, indusse il ministero a dare una forma stabile e regolare a
quello che in principio era stato solo un esperimento, dando altresì modo ad ogni
volontario di ottenerne il comando.
La storia dei MAS e delle loro leggendarie imprese è nota, forse meno noto
è l’opera silenziosa, aspra, generosa compiuta da centinaia di uomini (Ufficiali,
graduati e marinai), molti dei quali volontari che sopra queste piccole imbarca-
zioni si sono sacrificati per il bene superiore della Patria, sfidando sia di giorno