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Altra figura di richiamato alle armi è quella del Tenente di Vascello Bruno
BORDIGIONI, Ufficiale che dopo la ritirata di Caporetto si trovava al coman-
do di una batteria di 4 cannoni da 152 mm collocata a Cortellazzo, alla foce del
Piave, ala estrema dello schieramento italiano sul Basso Piave. ll 16 novembre
1917, l’Esercito austro-ungarico, giunto alle porte di Venezia, cercò di sfonda-
re le linee italiane proprio a Cortellazzo e di accerchiare così lo schieramento
italiano dal Piave al Monte Grappa; l’impresa, che avrebbe comportato inoltre
la più che simbolica perdita di Venezia, avrebbe avuto per l’Italia conseguenze
catastrofiche. Per coadiuvare l’azione delle fanterie, la flotta asburgica appoggiò
le operazioni terrestri con le corazzate Wien e Budapest, che scortate da idrovolanti
e torpediniere, giunte in prossimità di Cortellazzo aprirono il fuoco contro la
batteria di BORDIGIONI coi loro cannoni da 240 e 150 mm.
La batteria di Cortellazzo resistette sotto il bombardamento dei grossi calibri
nemici e della fucileria delle vicine trincee, danneggiando col proprio tiro, pun-
tuale e preciso, due corazzate austro-ungariche, che dovettero desistere dall’at-
tacco per poi essere messe definitivamente in fuga dall’intervento dei MAS, Silu-
ranti e Idrovolanti provenienti da Venezia.
La Batteria di Cortellazzo comandata dal Tenente di Vascello (richiamato) Bruno BORDIGIONI