Page 26 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
P. 26
24 Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione
Sabotino. Ci sarebbero voluti quindici mesi e decine di migliaia di morti per farli
arretrare di un passo.
5. La trasformazione del conflitto in una titanica lotta di attrito, con perdite
elevatissime da entrambe le parti, segnò – come ovunque, in Europa – la nascita
di una nuova forma di eroismo, definita da Gualtiero Castellini (1890-1918), in
una lettera dal fronte del 12 settembre 1915, «una pazienza atroce».
Mi piace che si comprenda come l’eroismo umile e diffuso di questa guerra con-
sista nella meravigliosa pazienza che hanno soprattutto i miei alpini vivendo mesi
e mesi isolati su nella vetta, nella solitudine materiale, nella nostalgia morale, nel
pericolo continuo, tutte cose che equivalgono a un attacco alla baionetta. […] Io
ho una corrispondenza con un superstite garibaldino dei Mille, un uomo di più di
settant’anni, il quale mi scrive spesso lettere veramente mirabili in cui confronta
l’eroismo garibaldino dei suoi tempi con la pazienza atroce di queste campagne
moderne, e la fama che allora veniva per un atto e l’oscurità che avvolge e terrà
avvolti i nostri morti di ora. 7
Non più eroismo alla luce del sole, dunque, ma «una pazienza atroce» e oscu-
ra, senza nemmeno la consolazione della gloria per chi si sacrifica e cade per
la patria. La sorte individuale si confonde in quella comune; il pericolo diventa
continuo, anonimo, e le vittime non soltanto sono troppe per essere ricordate
singolarmente, con qualche rara eccezione, ma le circostanze della loro morte
molto spesso non sono distinguibili dallo sfondo confuso della grande strage.
Corpi dilaniati di cui non resta nulla, cadaveri semisommersi nel fango, uomini
abbandonati nella terra di nessuno. In un’altra lettera del 10 settembre 1915 lo
stesso Castellini aveva usato parole efficacissime per misurare il nuovo orizzonte
della guerra industriale:
Ah, la guerra moderna! Guerra di metri di conquista, di tempo e di milioni di uo-
mini… Non è più un episodio della vita, ma il destino di una generazione. 8
7 Castellini, Gualtiero, Lettere (1915-1918), Milano, Treves, 1921, p. 55. Gualtiero Castellini
(1890-1918), nazionalista e interventista, combatté con valore tra gli alpini, raggiungendo
il grado di capitano. Distintosi durante la ritirata di Caporetto, venne aggregato al corpo di
spedizione italiano in Francia; morì di polmonite a Saint-Imoges il 15 giugno 1918.
8 Ibid., p. 53.