Page 53 - Le Forze Armate. Dalla scelta repubblicana alla partecipazione atlantica - Atti 27 novembre 1997
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FORZE  ARMATE,  PARTITI  POLITICI  E  OPINIONE  PUBBLICA                41

           restituita all'Italia,  rilevava  "la depressione morale" e  la "amara insoddisfazione
           per i fugaci  e  tenui  riconoscimenti  ufficiali  del  tributo  di  sangue"  dato.  I  pro-
           grammi  dei  partiti  erano  assai  vaghi  sul  futuro  delle  Forze  Armate:  "L'aspira-
           zione a instaurare un ordine nuovo ...  induce a  gettare un generale discredito -
           che  non conosce  discriminazioni- su  tutto  l'organismo  militare ...  si  distrugge
           senza  costruire".  Occorreva,  secondo  De Renzi,  "emanare  da  sede  ufficiale,  e
           se possibile ad opera del CLNAI,  ampi,  solenni,  convincenti,  documentati rico-
           noscimenti  sul valore  storico,  politico,  morale  dell'azione svolta  dai  Gruppi  di
           combattimento  nella  guerra  di  liberazione".  Riconoscimenti  mancati  fino  ad
           allora,  nonostante  il  comunista  Giancarlo  Pajetta  li  avesse  sollecitati  fin  dal
           gennaio precedente.
                Un'altra relazione 0 2 \  questa volta della Sezione assistenza e  propaganda
           del Comando del gruppo di combattimento Legnano,  datata 9  agosto 1945,  ri-
           levava  tra  le  truppe  "malcontento  e  delusione"  per la  "mancanza  di  disposi-
           zioni che estendano ai reduci dei reparti combattenti lo stesso trattamento usato
           nei riguardi degli ex partigiani"  nonché per "l'assenteismo del popolo milane-
           se alla  cerimonia della  consegna delle ricompense al  V. M.  ai  combattenti del-
           la  "Legnano" e  per "la campagna di stampa denigratoria dell'azione combattiva
           dei  Gruppi  di  Combattimento",  nella  quale  si  era ancora  una  volta  distinto  il
           partito  d'azione.  Un'esperienza  negativa  aveva  registrato  anche  il  reggimento
           S.  Marco della  Regia  Marina,  che,  da agosto,  aveva prestato servizio di ordine
           pubblico  in  Puglia;  le  forze  politiche  locali  non  avevano  apprezzato  il rifiuto
           dei  marinai  del  S.  Marco,  in ossequio  alla  disciplina  militare,  di  partecipare a
           comizi e  riunioni di partito.  Come ha scritto nelle memorie l'allora comandan-
           te  del  battaglione  Caorle,  alla  partenza  in  dicembre:  "Tutto  fu  fatto  in  tono
           sommesso e  senza  alcuna  cerimonia,  perché,  fu  detto,  l'atmosfera  politica  del
           Paese,  densa di gravi problemi fra  i quali particolarmente delicato quello isti-
           tuzionale,  sconsigliava  qualsiasi  manifestazione  patriottica  che  poteva  venir
           considerata ...  provocatoria" 03).
                Sul  futuro  delle  Forze  Armate  gravavano  una  serie  di  incognite:  il  refe-
           rendum istituzionale,  l'epurazione,  il trattato  di  pace,  il ruolo  che esse avreb-
           bero avuto nella nuova carta costituzionale e,  infine, la collocazione internazionale
           dell'Italia.  La  questione istituzionale fu  superata senza eccessivi traumi, se non
           per quelle migliaia  di  ufficiali  che,  per fedeltà  alle  loro convinzioni monarchi-
           che,  abbandonarono  il  servizio  dopo  l'instaurazione  della  repubblica,  nono-
           stante  lasciando  il suolo  italiano  il Re  avesse  sciolto  dal  giuramento  prestato
           alla sua persona, non da quello prestato alla Patria 0 4 ).  Almeno dalla "svolta di
           Salerno",  i  partiti del CLN,  entrati nel  governo,  avevano  lavorato  per "tagliare
           ogni rapporto tra Forze Armate e  monarchia" CIS),  riducendo i poteri degli Stati
           Maggiori e  rafforzando quelli  delle autorità  politiche.  La  linea di  porre in secon-
           do  piano il carattere Regio delle Forze Armate  trovò l'accordo di  diversi  alti  uf-
           ficiali, a cominciare dal generale Umberto Utili, comandante del I Raggruppamento
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