Page 121 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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Allegato 2
Relazione del tenente colonnello Cialdi
conutndante della "Flottiglia addetta al Corpo di Operazione"
al generale Durando, sulla spedizione di Caol'le (')
Presi in antecedenza li dovuti concerti per la spedizione di Caorle, fu sta-
bilito di partire un'ora innanzi la mezza notte dietro un segnale di partenza che
doveva fare il Comandante cle' Legni Veneti Signor Timoteo Tenente di Vascello.
Debbo credere che per l'incertezza del tempo l'ordine di partenza non ebbe luo-
go prima clelle ore 4,30 antimeridiane cii ieri. La Divisione era composta dai due
Vapori Sardi, il TrlPoli ed il Malfcttallo, del nostro Piroscafo la Roma, da sei fra
Penizze e Cannoniere, e sei Piroghe, i quali ultimi legni furono presi a rimor-
chio dai tre vapori partita mente. Giunti sulla Piave, trovammo ivi ancorata la
Fregata Sarda, il Bemldo comandata dal Cav. Villarey. Il tempo era tutto imbo-
nazzato, ed il mare aggitato, fu perciò tenuto consiglio a bordo della Fregata se
si doveva o no continuare la spedizione. Restato io in dietro per il forte rimur-
chio delle 6 Piroghe, giunsi a bordo alla Fregata quando il consiglio era disciol-
to, ed aveva risoluto di continuare ed attaccare. Mi fu clal sllllodato Comandante
comunicato il piano d'operazioni, e fu destinato il mio piroscafo al rimurchio di
quattro piroghe; fui altresì prescelto all'onorevole incarico di entrare pel primo
colle dette piroghe dentro la rada di Fa1conera dopo che avesse cessato il fuo-
co la batteria di Caorle e dopo aver protetto lo sbarco fra S. Margherita ed il det-
to paese, nello scopo di mettere il nemico fra due fuochi e di far tacere la Batteria
di Falconera ave si aveva notizia che vi potessero essere dieci pezzi da 12.
Presa dal Ttipoli a rimurchio anche la Fregata si continuava la rotta con ven-
to dall'Ostra, quando alle ore 6 3 /4 pomeridiane saltò il vento alla Buriana da N.E.
ma il mare cresceva da S.E. Non prima delle 3 pomeridiane si giunse al traverso
di Caorle. L'armamento che potei osservare a terra si fu una piccola batteria pres-
so S. Margherita, ave nei dintorni presso la medesima contai una cinquantina di
teste; ed una Batteria sulla punta di Caorle. Da un pescatore partito la mattina da
Caorle mi è stato detto che i croati erano 400 nel Paese. Giunti al traverso di que-
sta seconda Batteria una parte elei legni furono rimurchiati nella loro linea di
Battaglia. La Fregata occupava il centro fra li due Vapori Sardi. Condotte al posto
le piroghe da me rimurchiate e fatte ancorare, mi diressi a prendere a rimurchio
tre Penizze lasciate da uno dei Vapori fuori di linea onde condurle al loro posto.
Intanto il Vapore il Tripolt cominciò il fuoco alle ore 3 % al quale fu immediata-
mente risposto dalla Batteria di Caorle, a questo tennero dietro gli altri legni, e pa-
rimente la batteria fece altrettanto. La fregata anchessa lanciò qualche tiro ma benché
ben diretti, non fecero danno, perché molto lontani. Il Vapore il Malfcttano ricevé
tre palle nemiche ma non gli produssero verun danno nocievole. Dal tempo che
la Batteria impiegava a fare i tiri e dalla distanza cui giungevano le palle apina
che fosse guernita di quattro pezzi e fra questi ve ne fosse uno da 18. Quasi tut-
ti i tiri della Flottiglia furono ben diretti e tre o quattro dei Vapori devono aver