Page 122 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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112                                                          RELAZIONE  CIALDI

                                                                       segue: Allegato 2

             fatto  gran danno nella  Batteria.  Poco  dopo cominciato  il fuoco  cessa  istantanea-
             mente  il  vento  di  N.E.  e salta  nuovamente  in  S.E.  ave  il mare  era sempre  più
             cresciuto.  L'aria già  molto burrascosa aumenta, ed i piloti presagiscono il tempo
             sempre  più  cattivo.  Giunto  io  presso le Penizze che  io  doveva  rimorchiare sul-
             la  linea  di  battaglia,  queste  profittando  del  vento  da S.E.  vanno  da  se stesse  a
             prender posto  e  mentre  tornava a prender la  mia  posizione  una  lancia spedita
             dalla fregata mi ordina andare a bordo della medesima. Colà giunto il Comandante
             mi  comunicò  il suo  pensiero  di  salvare  le  Piroghe  troppo  esposte al  mare  agi-
             tato,  domandò  il  mio parere sul  tempo ed io  ripetei quello che aveva sentito di-
             re dai piloti e che quella qualunque mia esperienza confermava. Intanto il mare
             andava sempre più crescendo ed impossibile sarebbe stato uno sbarco sulla co-
             sta.  Il  cannoneggiamento durava  da  un'ora circa  eseguito soltanto da una  parte
             della nostra Flottiglia,  quando  il  Comandante fece  segnale di sospendere l'attac-
             co e di  pensare alla sicurezza dei legni.  Contemporaneamente a me ordinava di
             procurare di salvare almeno tre Piroghe. Tornai al  mio bordo e mi  diressi subi-
             to  a  dare  il rimurchio  a  tre  Piroghe,  numero  massimo  che  poteva  rimorchiare
             con vento e mare contrario. Uno dei Vapori Sardi diede il rimurchio alla Fregata
             per condurla ave poterci servire delle sue vele. L'altra allontanava da terra gli al-
             tri  legni.  Posto  io  in  rotta alle  ore 4,40  con le dette tre Piroghe non prima  delle
             9,30  potei  dar  fondo  in  Sacca  di  Piave  per  passarvi  la  notte,  mentre  dopo
             quell'ora  non era più  permesso d'entrare nel  lido  donde era partito.  Nella  notte
             il  mare si  è  sostenuto  da  S.E.,  il  vento  bonaccia.  All'alba  si  è  continuato  il no-
             stro viaggio.  Poco distante da noi vennero ad ancorarsi anche i vapori sardi con
             tutti gli altri legni di Flottiglia,  meno la  Fregata che deve aver preso il  largo. Uno
             dei vapori sardi si diresse verso la Fregata, mentre l'altro rimurchiava verso Venezia,
             tre  delle Penicie.  Alle  ore 4,30,  avendo condotto  le  tre piroghe ai  tre  porti ave
             erano  dirette,  sono  tornato  indietro  a  prendere  le  tre  cannoniere  lasciate  dal
             Vapore Sardo. Il vento è tornato fresco da S.E. ed alle ore 7,40 entravo colle me-
             desime  entro  il porto del  lido.


             NOTE
                 (*)  Areh.  Stato Roma  - Areh.  PoI.  Cast.  fase.  182/11.  856.
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