Page 126 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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116 COME CI AVVIAMMO A L/SSA
segue: Allegato 4
Verificate le avarie sotl'erte non eransi ricevuti che una quindicina di colpi e tutti
di pochissimo danno. Il più di conseguenza fu quello sotto la linea di galleggia-
mento, che era causa dell'acqua che si faceva, e che si turò; uno nella vela di par-
rochetto, uno nel 2 canotto ... Nessun morto, né ferito.
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Devo lodanni di tutti, e sinceramente io fui quello che feci meno bene.
Il mio 10 tenente (6) ed i miei ufficiali tutti meritano elogi; più particolarmente il
cav. di Clavesana ed il barone De Viry, che si condussero in modo da invidiare.
I due guardiamarina si distinsero pure. I lniei capi pezzo, nessun eccettuato, fe-
cero colpi da meravigliare. Il 10 nocchiere Tramonello è uomo raro.
Nella notte ricuperai gli ormeggi e le ancore filale per occhio. Il guardiamarina
di la classe signor di S. Buono (7), che aveva incaricato di simile importante la-
voro, lo fece in modo commendevolissimo (8).
Alle ore lO p.m., mentre io era fuori col mio canotto (9), venne a bordo del Daino
un ufficiale di marina veneto, tenente del capo di un'armatetta di 5 !ance canno-
niere ... per dire che veniva per prevenirmi che il suo comandante intendeva di
attaccare nel mattino seguente il forte da noi battutosi nella giornata.
Il mio 10 tenente, al quale aveva lasciati gli ordini in proposito, l'armatetta es-
sendo in vista, rispose che io avrei pure preso parle del mio meglio (lO), ma che
non voleva averne il comando e che mi sarei messo ove avrebbe piaciuto al ca-
poarma tetta di indicarmi.
Alle 3 a.m. ero alla vela dirigendo verso le lancie ... ancora ancorate ... Alle 4 mi re-
cai a bordo del legno veneto capoarmalella: accertai il comandante di tutta la buo-
na volontà mia e del mio equipaggio di secolui cooperare alla sua impresa; e da
esso lui indica tomi il posto ove mi divisava collocarsi e quello che avrebbe ad-
detto a me, se io voleva, lo lasciai slringendogli la mano e rientrai al mio bordo.
Alle ore 9 a.m. eravamo in posto ed il fuoco principiato ... Una delle lance canno-
niere saltava in aria per aver preso fuoco alla Santa Barbara (II).
lo continuai intanto a far fuoco con quei pezzi che ... Le lancie cannoniere pren-
devano lutte il largo ... Nulla dunque restando più a fare dal canto mio, mi allonta-
nai a mio giro ... (A l'cb. di st. di Torino, Sez. /l~ Aimina, mazzo 316)".
Non bastò al Persano di avere così informato il proprio ammiraglio: anche
sentì cii dovere, o potere, direttamente scrivere al ministro clella guerra e mari-
na per manclargli copia ciel rapporto indirizzato all'Albini. Qui è cla citare un bra-
no clella lettera al ministro.
16. " ... Osando raccomandare alla M. S. gl'individui che in esso rapporlo nomino, i qua-
li non saprei abbaslanza lodare che non meritino molto più. Noi marini, a meno di
arrembaggi, non possiamo distinguerci che per sangue freddo, nessuna confusione
e speditezza nei tiri, e queste lre qualil~ì posso francamente accertare l'E. V. che fu ..
rono in lutta la fon~a del termine effettuate dal mio stato maggiore ed equipaggio;
e il secondo non conta più di 50 giorni d'istruzione guerresca ... (Arcb. di st. di Totino,
Sez. ll~ llfarina, mazzo 316)".
Da ql\este parole Ceci ogni lettore vede cla sé come siano esuberanti e scon-
clusionate) balza f. :~lI'i niticla la gran leggerezza commessa dal Persano, propo-
nenclo per ricompense ufficiali e gregari ciel Daino, all'insaputa ciel comandante