Page 129 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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COME CI AVVIAMMO A USSA 119
segue: Allegato 4
(7) Cioè il Pacoret de Saint Bon. - lo sospetto che il Persano ne abbia così rabbercia-
to il cognome per far pompa di italianità di sentimenti. lnfatti nell'opuscolo che il Persano
pubblicò nel 1863 (Osservazio1li sugli studi ... ) già discorso altrove (pag. 66), è una divaga-
zione la quale non ha relazioni di sorta coll'argomento tecnicissimo di quella scrittura, cac-
ciata là a forza per far sapere che il Persano ha "patito arresti sopra arresti per la sua insistenza
nel voler comandme le nostre manovre in italiano, mentre da tutti lo si faceva in francese, e
ciò in tempi in cui il dimostrare un sentimento italiano era delitto". Pare adunque che la ita-
Iianità del Persano si compÌ<lcesse di manifest;lrsi nelle forme.
(8) Ho sentito più volte rimproverare al Persano l'aver mandato il Saint Bon a ricupe-
rare le ancore, scambio di andarvi lui: in verità non capisco la ragione di questo rimprovero.
(9) È ass,li difficile trovare una ragione soddisfacente di questa uscit,1 notturna del
Persa no in canotto.
(10) Anche questo paI1icolare della previsione di quello che il comandante delle can-
noniere venete avrebbe mandato a dire è stranissimo. Ho gran sospetto che qui il Persano
abbia azzeccato assai bugie.
(11) La cannoniera saltata in mia era la Furiosa comandata dal T.V. Tommaso Bucchia
che troveremo poi, nel 1866, capo di stato maggiore del C.A. Vacca.
La Furiosa era montata da 32 uomini: 16 furono morti, 14 gravemente feriti: soli inco-
lumi, il Bucchia e il capotimoniere.
(12) P. es.; nel rappolto ;III'Albini è scritto che il primo tenente del Daillo rispose all'uf-
ficiale veneto che il Persano ;lvrebbe p;utecipato al novo attacco del 13, "ma che non voleva
averne il cOllwndo": nella copia spedita al ministro, a queste parole sono aggiunte le seguenti:
"cl1lcbe qualldo mi vellisse pergradd': al capoverso della lettera all'Albini che è trascritto ultimo
nel doc. 15, nella copia spedita al ministro è sostituito quest'altro: "Non restando più nulla a far-
si da noi, la batteria non sp,mllldomi più contro e non avendo gente per effettuare uno sbar-
co, mi allontanai. .. ". È meravigliosa la sufficienza colla quale il Pers,lIlo così dà a credere di aver
ridotto al silenzio il fOlte in modo da poterlo prendere se avesse avute truppe da sbarcare!
(13) Le già notate stranezze della passeggiata in canotto fatta dal Persano la notte sul
13 e della precisa risposta che questi dice d'aver lasciata a bordo del Daino per una doman-
da che ancora non era stata fatta, mi suggeriscono l'ipotesi che non il Timoteo abbia chiesta
la cooperazione del Persa no, ma bensì il Persano sia andato di notte a domandare la coope-
rnione del Timoteo. Contro questa ipotesi sta la notizia data dal Vecchj (St. g. /Il., n, 441)
che le cinque cannoniere erano state manciate dal governo cii Venezia "sotto il forte di Caorle
per fare una dimostrazione ostile": ma se l'ipotesi si apponesse al vero, allora potrebbe darsi
che il Timoteo avesse ricusato di partecipare all'nione del 13 e che il Persa no, per smuo-
verlo, gli avesse detto che egli non voleva assumere il comando generale dell'attacco, ma si
accontentava di intervenirvi come in azione :lltrui, onde il Timoteo fosse bene libero di to-
gliersi dall'impresa quando avesse volpto.
(14) Cioè la spedizione del 2 giugno condotta clal Villarey.
(15) 11 Randaccio scrive: "Veleggiando il Daillo in quei paraggi, Persano, il quale do-
veva esercitare la sua gente a tirare a segno ... (St. 111. 1/1., l, 48)". - 11 Vecchj scrive: "II lO ve-
leggiava intorno Caorle il brigantino Dai1lo ... ; il conte Carlo di Persano ... volendo esercitare
al bersaglio i suoi marinmi. .. (St. g. 111., B, 441)". - E il Prasca: "Venne a passme, il giorno lO,
per quelle acque il Daino e il. ... Di Persano volle provare ... contro quei forti hlbilità dei pro-
pri cannonieri. .. (p. 24)". - Come ora si ved r:ì , l'affermazione del Giacosa (doc. 14) che il
Persa no avesse ordine di tirare al bersaglio (e, caso mai, tirme al bersaglio non vuoi dire at-
taccare un forte) è 1;1Isa: però il Handaccio non la esclude.