Page 60 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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50 ROBERT J.. DAUBER
sincero poema rivoluzionario del 1848 egli fu accusato "di aver acceso migliaia
di fuochi diabolici in arsenale". Tutto ciò non poteva e non trovò molto ap-
prezzamento a Venezia, nella Marina, nell'arsenale o nell'ambito della flotta, co-
sì pesantemente influenzate da un sentimento di "venezianità" tradizionale ed
ora anche nazionalista, repubblicano e rivoluzionario.
Questa era la già tesa situazione qualche mese prima dell'inizio dell'anno ri-
voluzionario 1848, quando il comandante in capo della Marina, il viceammiraglio
arciduca Federico improwisamente cadde ammalato di una malattia intestinale all'ini-
zio del mese di ottobre 1847 e pochi giorni dopo morì. Le circostanze esterne pri-
ma descritte, la natura della malattia, la repentinità della sua morte, le strane circostanze
che accompagnarono l'autopsia, il critico e personale interesse di Metternich stes-
so, i successivi rapporti di indipendenti ufficiali della Marina austro-germanica di
quel tempo, mi hanno portato a concludere - nella mia biografia del Viceammiraglio
Federico - che il giovane comandante fu awelenato dai suoi nemici politici.
Dopo la morte, un mese dopo, del suo successore, l'ottantaduenne
Viceammiraglio Dandolo, il capitano di vascello Marinovich assunse l'alto coman-
do interinale della Marina. Alla fine del 1847 l'Imperatore designò il direttore del-
la famosa Accademia di Wiener Neustadt, il feldmaresciallo von Martini, quale
comandante in capo, con il grado di viceammiraglio della Marina austro-veneta.
Questa designazione avvenne contro la volontà di Martini stesso, dal momento che
egli era conscio di non avere alcuna esperienza cii questioni navali e che avrebbe
di gran lunga preferito il comando cii una brigata cii cavalleria. Egli perciò mal cal-
colò anche il sopraggiungente pericolo rivoluzionario nella Marina. In tale incon-
sueto ed insoddisfacente modo per la Marina imperiale si concluse l'anno 1847.
La Marina austriaca e l'anno rivoluzionario 1848
Gli awenimenti rivoluzionari che attraversarono l'Europa nel 1848 ebbero
molteplici aspetti, soprattutto economici, cii liberazione, nazionalisti e democra-
tico-repubblicani.
Dopo i primi moti popolari a Milano nel gennaio 1848 e dopo le solleva-
zioni popolari di Parigi, Milano, Paclova e Brescia, la rivoluzione infine ruppe gli
indugi a Vienna il 13 marzo, giorno in cui il potente cancelliere dell'Impero au-
striaco, Metternich, fu costretto alle dimissioni e ad anclarsene. Presto molti dei
paesi dell'Impero furono percorsi dalle fiamme della rivoluzione.
A Venezia la rivoluzione, che aveva prevalentemente motivazioni nazionali e
repubblicane, scoppiò nell'arsenale della Marina austro-veneta il 22 marzo. Il diret-
tore dell'arsenale, il già menzionato ecl odiato capitano di vascello Marinovich fl\
ucciso barbaramente, il comandante del battaglione di 1~lt1ti di marina, il maggiore
Gabriele barone Bucly de Bator, ungherese, fu gravemente ferito. Infine il coman-
dante in capo della Marina, il viceammiraglio Von Martini, fu imprigionato ed i ri-
voluzionari repubblicani di Venezia presero il controllo del porto, dell'arsenale,
delle navi e del personale italiano della Marina austro-veneta dislocato a Venezia.