Page 319 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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      araba  dei  territori occupati Cn6J.  In dicembre  il  governo italiano  - secondo Clli,
      per uscire dal labirinto di contrasti In cui si logomv:tno ebrei e palestint:si, occor-
      reva  affrontare con sguardo lungimirante  il  riconoscimento reciproco.  lo  sgom-
      bero  dei territori occupati e  i  legami confederativi  tra  Giordania e  pulestinesi -
      si apparecchiava ad approfondire tali  questioni con i  governi di Siria. Giordania
      e Jsrael.e. La FarnesinH intanto, mentre preparava il ritorno di Andreoui ad Amman.
      invitava  3  Roma  il  primo minisrro israeliano Peres e  ìl  suo ministro  degli Esteri
      Shamir<tl7l. Ciò er:t da meuere certo in rehtzione  con la  perdurante crisi medio-
      rientale m~1 rivel;rva, neJio stesso tempo. l'esistenza dJ un cèno velleit:trismo poli-
      tico e  diplomatico che di tanto in tanto riaffiorJva  sulle rive del Tevere.
          Ai primi di dicembre, :t  Tunisi. Craxi  e  Andrt:Olti si  abboccarono con Arafat.
      In quella occasione. il  leader dell'OLI' pose l'accemo sull'innuenza srabillzzarrice
                                               l
      che la soluzione dd probl.:ma palestinese avrebbe palu o  avcre nell'::rrea medio-
      rientale  eh.: .:ra  ;~llora  "pericolosamente :mr.wersara  da spinte  integr:tllste  e  da
      estremismi".  E concluse  la  peror.1zione  della  causa  del suo  popolo con  queste
      significa rive parole: " Druecluna sei·ta prospeltitlt:l di avere 1m a Patria come l'banno
      gli a/Jrf popoli, e ltuemc> anche noi par1ecipi di un pfù vasto  asseuo poliJICO tla
      proteggere e dije11dere"  < ltlll.
          A concl\lsione di queste brevi note si  può affermare che i risu ltati della poli-
      tica  meditcrmnea dell'Italia  furono,  lutto sommato, modesti.  Siccome  le risorse
      finanziarie  dei  p:Jesi  produuorì di  petrolìo non  furono  destinate dai g_overni  al
      benessere  delle  masse  popolari.  essendo  viceversa  urllizzate.  in  genere,  per  Il
      potenziamenro abnorme degli :1rmamenti  e/o per sfarzose di.more e Rolls Royce
      d'oro, la ricchezza procurata dall'esport<tzione delle risorse energetiche incentivò
      le  tensioni  rivoluzion::rrie.  riaccese  le ambizioni e  il velleiwrismo delle diuarure
       milirari e diede m1ova  linfa al movimento palestinest: Ct19l. Gli oligarchi c  i ditta-
      tori arabi e  musulmani,  fallendo l'obiettivo della  modernizzazione perché inca-
       paci  di  creare  istituzioni  democratiche  e  di  diffondere  il  bene::ssere,  getwrono
      semi  di m;tlcontento da  cui germogliò il r.tdicalismo fombmentali,Sta  ne::!  mondo
       islamico.  Le  o ligarchie  :1!  potere,  ebbre  di nuova  ricchezza.  anziché ge11are  le
      basi  di un  virtuoso rrocesso  di sviluppo economico,  cuntestualmente  all'allar-
      gamento delle basi democratiche deJia  vita dei  loro paesi  e  di crearè benessere
      sociale.  generarono  nuovi  connini e  nuove  ineguaglianze  mentre al  malesscre
      delle popolazioni rispondevano. alimenl:lndone il risentimento verso l'Occidente
      e  verso Israele nddituli come i soli responsabili  della loro m iseria e  arrerratezza.
       D'altro  canto,  i.l  capitale  tìnanziario  italiano  necessario  a  contribuire  al  decollo
      dei piani di sviluppo economico in que::lle aree geopolitiche fu inade::guato, mentre::
      la mancanza  di  una  modt:rna  polltica ene::rgetica  :dterna~iva ~l  petrolio, per non
      soggiacere ai ricani dei paesi produuori, indebolì la capacità contrattuale dell'Italia,
      !asciandola ostaggio  di emiri  e  d!natori.
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