Page 315 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
P. 315
303
coinvolgimento di D:tm:tsco ndtl guc:=rr:1 civile libanese. La Siria. govermun da
sciilì, :.spirando a svolgere un ruolo centrale nell:l regione, si avvicinav:t ull'lr':tn
per un duplìce scopo: danneggi:ue l'lrnq. aspiranw ;~nch'csso alla centralità, cd
9
esercitare l :t sua Influenza sull:1 razione sciita in Libano < ~>. che inten,h;:va occu-
pare pc-rm~nentemente. come lo stesso ~overno siriano dkhlarò :iflli altri st:Hi
an bi, per meuere in atto un processo dì "ar:tbizznione• del J>aesc dci cedri, :lllra·
verso l'esclusione dci cnstì:mcrmaroniti dalla loro parte di potere politico- spet·
tnnlt:lo(li secomlu 11 comprome:,so che attribuiva a costoro la presidenza dclln
Repubblica t?4l - . per incorpornrlo nell:1 strutturu dirensìva siri:ln:l r?S>, D:tmasco
perseguiva quindi l'annienwmemo ddl'ugguerril:t comunit?t cristìanu-maronita
perché <Jue.sta costitui\'a un serio ostacolo :tll'assorbimento dd Libano da pane
della Siria e all'acc::erchlamentu di lsmele. Indipendentemente d:li loro rlnèssl sulle
rcla~ionltra Roma e Tehcmn, l'esame degli eventi iranìani pcm:tva :1 prendere in
consldc.mzione le ripercussioni che wli evemi avevano sull'a r1dan.1enw del nego-
ziati arabo-isrnclinni. Al solco creatoSI nel mondo arabo, dopo le intese di C:1mp
D:l\•id tr.t I'E~iuo e i paesi ar.1bì oltran?.I.Sti. si er.~no aggiunti, con il pass:1re del
tempo, nuovi elementi che non consentivano :~Ila controversia con lsr:u!le di uscire
tbll;t situnl'.ionc di Mnllo, come la legge lsmeliltna che s:tnciva !.Il fallo l':tnnes-
~ione dcll;t p:trte orienwlc di Geru5alcmme; Il mancato statuto di :nttonomia per
l palestlnesi dcll:l Cisglordanì:l c di G:n:t ohreché l'enundazlone eglzi;tml ciel
principio dell'autOtletenninazione del popolo p:.llestincse che lsmélc wnsidcrava
però inacceuabile. A questo rittuardo l'Italia sosteneva, dopo l'enunciazione del
piano Reagan, sia il dlriuo del popolo palestinesc all'autodeterminazione che la
cn..oa1<ione di uno Stato p:~le~trnese se esso si rosse esrrcSiio in t:.tl senso t!}(•).
Ora, ad aggravare l:t situazione nel Mediterraneo orientulc.: si 11ggiungeva la
dr.tmmaticitl\ degli scontri lungo il confine libancse con lsr-Jclc e il bombarda·
menro aereo lsr:~elìano di Beirut che provocò ccntln:ti:t di vittime tra l:t popola-
7
zione civile, e che il governo italiano condannò formalmente <9 >. Il Lib~no era
una polveriera che min:tcciava di esplodere da un momento :tll'altro. Tenendo
fede all:1 parol:l d:lt:l. il 25 aprile 1982 Israele rcstltul Il Sinai ali'Egiuo mentre sul
Libano Sl3V3 per sc:uenarsi unJ nuov~ ondJt3 di violenza bellica. D:tlla cess:t-
ztone delle ostilit) risalente all'estate 191:ll . la violazione dell'accordo da parte
dell'OLI' er.J costalll diversi uomini a lsmele che, ove ci rossero stari nuovi inci-
denti. cr:1 promo ad auaccare l palestine.sl rn libano per distrug~crne l'orgunìz-
zazionc militare, dandole un colpo mortale. Mentre il ministro dello Oircs:t
Sharon visitava a Beirut gli alleati falangisti, la diplomazi~1 americana. nell'immi·
nenza dello scomro. si menev:~ tn mOto per cercare di scongiura rio. Inutilmente.
però. Il 3 giugno 1982 fu assassinato a Londr.J l'ambasciatore israeliano per m;~ no
palestin.:.se. Era Il caStiS be/lf che gli Israeliani a.speuavano per sferrare i'alt:tcco
mortnle all'O LP llliiJ.