Page 311 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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UDANO 1979-191!4 I.A I'Ot.mCA MEJ)ITERRANEA I)Ell TTAUA 299
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governo egiziano con~icler:tva un "pumo fermo· C 7l. ero stata l'llali:t nelht :.ua
qual ità di presidente di turno del Consiglio dei ministri comunilario cAA>. E
tuttavia l'iniziativa politica europea sul Medio Oriente venne respinta dal
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governo negin che l:1 ritenne: completamente negativa C • Ebbene. se i negoziati
tra Egitto e lsr-Jele avevano ponato al ritiro israeliano dal Sinai, non ne era
seguito peril un analogo progresso circa l':IUtOnomia dci palestinesi in Cisj!ior-
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dania e a Gaza >. Camp David minacci:tv:a di arenarsi perché Caner mostrava
di non aver saputo o voluto gettare sulla bilancia tutto il peso degli Stati Uniti,
la sola potenz:J in gr:tdo di imporre una pace \er:i in tutta la regione compresa
tra il Cl naie di Suez c l'antico Sangiacc-Jto di Alessandreua. esercitando le oppor-
tune pressioni su lsrnt:le c mostrandn maggiore fc:m~ezza e decisione: nell'azione
di comrasw delle m:tnovrc messe in atto dall'Unione Sovietica nella regione.
tmmite la Siria. l'OLP c h• Libia.
Contempomneamemc alla sua panccipazione alla Forza multinaziomtle di
pace in Libano e nel Sinai, l'lt:Jlia svolgeva un'nione politica p~nkolarmente
nttiva nelle relazioni bilaterali con gli stati della regione senza trascurare p~rò
di tenere i cont:Hii anche con uno dei principali attori presenti sulla scena
mediorientale. il movimento palestine~e di Ar.1rat. secondo un piano mirante a
~tabilizz3re quella regione in una prospeniv'a di pace giusta e durevole. P:1ce
che si sarebbe dovuta mggiun,~:erc sia anr:~verso l'in<lipendenz:1 c l'integritil
territoriale del Libano che 31lraverso il riconoscimento del ruolo e dell'impor-
13023 dell.l Siria nel contcMo dell:t crisi lib:mese. A Rom:. si riteneva opponuno
infarti che D:tmasco venis_çe inserita ani\·amenc nell:1 cornice dei negoziati di
pace. In que:.t'azione l'Italia non era moSS:J soltamo da v:tgheua di prOia~o
nismo nnionale ma anche da un pragmatismo contingente, essendo spint3 soprat-
tuno dal proposito di perseguire precisi obienivi. commisur-.!li alle :.ue capacità,
di paese mediterraneo interessato alla stabilità e alla pace nelle arce contigue
:•i suoi precipui interessi.
Il rigore mostr:JtO dal governo Beg•n e talune sue decistoni erano alla base
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dell'affìevolimento dei rapponi tra lt:~lia e lsraele t>. Essi erano sempre stati anco-
rati :1ll'assumo che qitalunque inte~t Roma avesse potuto raggiungere con altri
~lati . ne era sicura premes.~a. assolut:Jrnente irrinunciabile, il riconoscimento
dell'esisten7.:1 dello St:Ho di lsr:~c:le. Per conse~uire un equilibrio di pac.:e in Medio
Oriente, però, occorreva superare la situazione di stallo determinata dal rilìuto
degli israeliani di riconoscere, diversamente dall'OLP. la risoluzione lli Venezia
che consider:tvano fìloaraba in quanto stimavano che essa diminuisse il peso
conLrnttu:tle di lsrnelc nel ncgozi~to con gli sr:ui :1rabi. La c.li<:hinrniono.: di Venezia
del 13 giugno 1980 rlconoscev:• il diriuo all'esistenza e alla sicurezza di llltll gli
stati della regione. lsmelc compreso, c la giustizi:! per tutti rm. Ciò implicava il