Page 312 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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riconoscimento del dirino dei palestinesi all'autodeterminazione c il coinvolgi·
mento deli'OLP nelle tranativc di pace in Medio Oriente avviato con le intese di
Ca m p David. Resta\•a quindi :lncora lontano il riconoscimento reciproco tra Israele
e l'OLP, necessario al ragg•ungimcnto di una soluzione duratura alla dispu13 arabo·
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ismelia n a < 3>.
Dopo ti bombard:tmemo e la dìstru:l.ione della cemrnle nucleare di Tamuz.
nei pressi di Baghdad, da p:me dell'aviazione ìsraeliana ti 7 giugno 1981, la pole·
mica 1rn Roma e Tcl Aviv si fece rovente. Israele definì ·vergognosa• la politica
dell'Italia c dell3 Francia, accusate di voler aiutaie l'lraq a dotarsi della bomba
aromica per averne 10 cambio pe!rolion~>.
l 'Italia riconosceva un ruolo politico aii'OLP e considerava ques1a Organi7·
:l-aZione largamente rappresemativa della reali:\ palestinese, con la quale mante·
neva continui contatti ad :titO livello che stimava \li ili e di reciproco interessc(7Sl.
A Rom:l si considerava I'OLP come un potenziale fauore di stabilii~ ancorche non
si ignorassero tulle le contraddizioni e le tentazioni militaristiche insite nel movi·
mento di Ara fai C7M. l buoni rapporti tra il governo italiano c I'OLP venivano però
inficl:ILi dai sospcui di connivenn con il terrorismo in Italia <m e a cui I'OLP si
dichiarava estranea mn. Eppure benché certe responsabili1à fossero assodate,
temendo di danneggiare interessi più o meno grandi, il governo italiano chiu·
deva un occhio, se non tull'e due con i terroristi palestinesi anche quando erano
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colù sul fano e condannati < 9>.
L'Italia riafferm:tva comunque: il suo interesse a preservare il ruolo politico
deii'OLP. per associari:J al negoziato sulla controversia tra arabi e israelianit >.
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Nei circoli governati\'i rom:~ni ~i era sempre souoline-.tto il vant:tggio di far
maturnre ed emergere la posizione poliùca deii'OLP, vale a dire la sua capaci~
di dialogo nno a giungere a una disponibilità al riconoscimento reciproco con
Israele om. Dopo il ritiro da Beirut, per il suo carisma. Ar.1fat sembrava capace di
favorire questa evoluztone. Di qui l'invito rivohogli da Andreotli. come presidente
dell'Unione •nterparlamentare. :1lla Conferenza che questa tenne a Roma nel
settembre 1982 (82),
In Medio Orieme, però, a !limare 13 t rnnquillil~ non c'era :.olt.tnto l'annoso
dissidio tra lsrJcle e ,il mondo arabo, dacché, come si è già accennato, nuovi
fallori di destabilizzazione ernno emersi anche nell'area del golfo Persico. Con
le sue truppe attestate lungo il confine ocdden13le del Pakistan e quello orien·
w le dell'lrJn, l'Unione Sovietica avrebbe potuto esercitare pressioni creset!nti verso
il golfo Persico c l'oceano Indiano, mcuendo in pericolo la via dei rifornimenti
energetici necessari alla vita dei popoli, non solo occidentali. All'Assemblea
generale str.tordinaria delle ~\'azioni Unite. l'Italia VOlò la risoJuzione di cond:mna