Page 310 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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298                                           SALVATORE  MINAIIJ)I

          il gasdouo transmedìterraneo costruito dalle società deli'ENL di oltre dodici miliardi
          di metri cubi di metano all'anno per un  periodo di venticinque anni.  G~sdono
          che  il  presidente  della  Repubblica  Pettini,  insieme  con  il  presidente  algerino
          Benjedid Chadli e il presidente tunisino ltlbib noughiba, inaugur.IV3 :1  C:lpO Uon
          il 18 maggio seguente<6ol_
             l  a-apponi dell'Italia con il Marocco si limitavano in larga misura atta coope-
          razione sul piano economico. A  tal  proposito Italia  e  Marocco  rìrmarono il  15
          aprile 1982 un accordo di navigazione che  prevedeva  un trattamento paritario
          alle loro none,  assistenza  in caso  di incidenti in mare  nonché  facilitazioni  al
          transito delle  merci e  alla circolazione dei marittimi all'interno dei  loro rispet-
          tivi territori r6n.
             Di fronte alle turbolenze che caraneriu.av:mo la v ila dei paesi ambi, La Tunisia
          dava prova di lungimiranza e  ùi saggezza, conquistandosi,  nel contesto interna-
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          zionale, un ruolo che  a Roma si teneva  nella giusta considerazione C6 )_ Italia e
          Tunisia avevano le stesse preoccupazioni e  le stesse speranze. Entrambe erano
          consapevoli dell:t necessità di procedere unite,  in una prospeuiva responsabile,
          e fare quanto era in loro potere affinché il Mediterraneo diventasse una regione
          di stabilità e  di pace C6~>.  Nei confronti di TunisJ,  l'Italia ern  impegnata  in seno
          alla Cl~E per aiutarla a salvaguardare gli interessi lllnisini nell'cven!Ualità dell'allar-
          gamento della  Comunità alla Spagna e al  Portogallo, le cui  produzioni agricole
          sarebbero state privilegi aie nspeno a quelh: analoghe della Tunisia CM). Nel clima
          dì convergenze delle politiche dci due Paesi  furono gettate le basi per una parte-
          cipazione dell'Italia ai progetti di sviluppo della Tunisia in campo industriale. in
          campo agricolo e in quello della pesca. Nel settembre 1981  il ministro degli Esteri
          Colombo e il suo omologo tunisino firmarono :dia Farnesina tre accordi, uno dei
          quali  prevedeva  prestiti alla  Tunisia  per un valore  di cento miliardi di  lire. Gli
          altri due riguardavano la doppi:t imposizione e le relazioni culturali mentre, per
          quanto concerneva  il  seuore  marinimo.  era  previsto di rirnuoverne  gli  ostacoli
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          mediame  la  costituzione di società  misre < >.  Il 21  dicembre  1982  fu  firmato a
          Tunisi  l'atto costitutivo della  prima società mista i[:tlo-runisina per la  pesca  che
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          chiudeva  finalmente il contenzioso aperto nel  1980C >.
             01  notevole impegno è  :;tat3 l'azione lnternnionale dell'Italia In Egitto e in
          Medio Oriente, con tuui i  protagonisti dei dr.ammi  in auo  in uno scacchiere  di
          enorme imponanza sono diversi profili. Con I'Egiuo, I'J[:tlia intrnneneva intensi
          ropporri che cercava dJ rendere ancora pill sLreui e fruuuosi, in relazione anche
          alle vicende del  Medio Oriemc,  le cui  prospettive di  pace costituivano il tema
          dominante dei  r-~pponi italo-t-giziani. Ciò soprallutlo dopo la  posizione assunl~
          dalla  Comunità  europea  al  vertice di Venezia  del  12-13 giugno  1980.  Fautrice
          della dichiarazione europe:t. 1esa  a  integrare gli accordi di Camp David, che  il
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