Page 313 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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UIIM"O 1919-1984: LA l'OI.ITICA MI!DITElti!ANEA OI!LL1TALIA 301
dell'intervento sovietico in Afghanistan n'lenire il governo italiano reJrerò in
Parlamento la richiesta all'Unione Sovietica di ritiro delle sue truppe dall'Afgha-
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nistan e ribadl la condanna dcll'imervento mililare< 3>.
Quanto :~ll'lran, dove l'italia cercava di svolgere un ruolo più attivo per assi-
curarsi i rifornimenti di petrolio, dopo la cacciata dello sh:lh, Roma sì guardava
bene dall'interferire nella sfera sovrana di quel Paese con valu[azionl o manife-
stnìoni di opinioni che potessero essere o apparire irriguardose verso la SU<J reli-
gione, la sua cultura. il suo retaggio storico. Allorché il rarido succedersi degli
eventi politici sul prosccnio iraniano portò all'avvento di una tcocrazia che mani-
festava l'intenz.ione di instaurare uno stato islamico. il governo italiano istruì
l'ambasciatore a Teheran "di proseguire con esso normali rapporti diplomatici,
nello spirito dì amicizia e collabornionc che ·caratlerizzava' tradizionalmeme le
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relazioni fra i due Paesi" >. Roma manifestò inoltre a Teheran il proposito di
approfondire i già buoni r.tpporti con l'Iran, continuando a contribuire allo sviluppo
economico e all'ammodernamento di esso. L'!r:m apprezzò gU intenti iwliani e~
si dichiarò disposto a proseguire con l'lt~lia st,llla via di un:l politica di <Jmicizi'a
e di colhborazione che era nell'interesse comune dei due P:.esi IH5>.
Dinanzi alle complesse vicende iraniane, l'lwli:~ manteneva quindi un contegno
neutrale, di assoluta inerzia, e <luspicava che l'Iran potesse costi!Liire comunque
un elemenro di equilibrio ln un:J regione percorsa da molre tensioni CHII>. 11 mante-
nimenw del flusso del petrolio diretto ai merc:ui occidentali nonché la preser-
vazione e lo sviluppo del rapporti economici dipendevano dalla swbi lit~ dell'intera
regione. Come gli altri paesi industrializzati, anche l'Italia era attraua dalle possi-
bilità commerciali offerte dalla ricchezza dei paesi arabi produttori di petrolio.
In un contesto politico str.Hegico punteggiato da diverse e gravi incognite in aree
geografiche contigue. l 'Iran era un importante fattore per l'equilibrio internazio-
nale e per là pace nel mondo. L'esame delle tensioni rivel:wa wlune obienive
connessioni, daii'Afgh:mistan allo Yemen. dalla crisi del Corno d'Africa, riflet-
teotesi immediatamente st1lla situazione del mar Ros.so e nel golfo Persico. fil1o
all'evolversi del contlìtto arabo-israeliano. Questo inrreccio di tensioni e di conflitti,
con effetti dest:.~bilizzJnti reciproci in una vast:t regione essenziale alb vita
dell'Europa, non poteva no n preoccupa re direttamente l'Italia che risentiva
subito i contraccolpi della instabilitit in quelle regioni.
Ma, mentre Teheran continuava a violare il diritto internazionale e ~ igno-
rare le richieste del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e della Corte tmcrnazionale
di Giustizia, in ordine alla libera.zione degli ostaggi americani, nel settembre 1980,
l'Iraq scatenava un nuovo conflilto, aggredendo l'Iran, allo scopo dl imposses-
sarsi dci gi<1cimenli di petrolio nelle regioni di confluenza del Tigri e deii 'Eufr:~te
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e di assumere il controllo delle rotle del petrolio < >. All'Assemblea generale