Page 21 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1861-1914) - Atti 24-25 settembre 2002
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LE FORZE ARMATE E LA NAZIONE ITALIANA
ROMAIN H. RAINERO
Nell'ambito delle tradizionali attività di ricerca e di studio della Commis-
sione Italiana di Storia Militare, si è ritenuto che esaminare, con la prospettiva
odierna, i molteplici aspetti dei rapporti tra le Forze Annate e la Nazione italia-
na potesse, non soltanto rivisitare le tappe essenziali della storia nazionale, bensì
vederli sotto un profilo politico e storico più ampio. Ed una simile visione va cer-
tamente al di là della mera descrizione di questa o di quella decisione, di questa
o di quella crisi, per mettere invece in risalto come e quanto questa entità spesso
'oscura', cioè l'insieme delle forze armate, abbia improntato la vita nazionale nei
suoi più vari aspetti. Cronologicamente si tratta evidentemente di tre momenti
che si seguono ma che non hanno quasi niente in comune: il periodo della co-
siddetta 'Italietta' al quale, dopo la prima guerra mondiale, seguirà il periodo del
regime fascista per concludersi infine con l'Italia repubblicana.
La prima questione che ci si pone in ogni periodo riguarda la natura stessa
della ricerca: si deve cioè esaminare, non tanto la vicenda militare pur importan-
te, quanto piuttosto vedere l'intricato mondo delle relazioni tra una nazione in
formazione, l'Italia, e quelle forze armate che erano sì italiane di nome, ma rico-
privano, in realtà, una variegata situazione generata, sia dalla provenienza delle
varie componenti 'nazionali', sia dalle difficoltà a trasformare in un esercito 'na-
zionale italiano', tradizioni e realtà a prevalente natura sardo-piemontese. E co-
me se non bastasse già questo problema dell'amalgama delle varie provenienze
'ufficiali', andava anche ad aggiungersi, quale elemento di ulteriore incertezza, la
sorte di quella parte attiva ed importante costituita dai membri dei corpi franchi,
in prevalenza garibaldini, i quali aspiravano evidentemente a fruire in questo eser-
cito 'nuovo' di tutti quei vantaggi e riconoscimenti che la loro vittoriosa parteci-
pazione al Risorgimento aveva dato loro. Sul piano organizzativo era questo un
enorme problema che non andava di certo risolto sotto il solo aspetto giuridico
o organizzativo, ma implicava delle scelte politiche e sociali generali che coinvol-
gevano di conseguenza l'intera struttura e l'auspicato futuro della società italiana.
Pur nella sua difficoltà, un simile tema è apparso interessante e nuovo, e cer-
tamente degno di costituire, in una triplice sequenza temporale, l'argomento del-
le nostre riflessioni per un triennio. Il metodo rimane sempre quello privilegiato
dalle altre serie dei precedenti incontri, e cioè una ricerca plurale e composita