Page 17 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1915-1943) - Atti 22-24 ottobre 2003
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INDIRIZZO DI SALUTO
Il crollo dello Stato monarchico, il cui apparente recupero era stato osannato
il 25 luglio, e dell'Esercito, parte costitutiva di tutti i regimi che si erano suc-
ceduti nel tempo dall'unità in poi, costituì sicuramente una cesura epocale,
che mise in seguito fuori gioco proprio l'istituto monarchico, dimostratosi
incapace di sciogliere i nodi della sconfitta militare. Ma quell'evento non
distrusse la comunità politica italiana, con l'idea di stare assieme all'interno di
un determinato territorio. Anzi, il senso della Patria, come consapevolezza da
parte dei singoli di appartenere ad una comunità politica e di cultura radicata
ad un determinato territorio risultò ancora più alto nel momento della massi-
ma crisi. Nel tragico biennio successivo i componenti della stessa cercarono
di riaffermare la vitalità della Patria e di perseguire al suo interno, anche
combattendosi in una cruenta guerra civile, fini politici specifici e divergenti
per la ricostruzione del regime politico.
La comunità politica italiana (e quindi la Patria) con le sue élites non soltan-
to non morta 1'8 settembre, ma proprio nel momento più cupo ha sviluppa-
to forti segnali di vitalità. In quel momento tutti hanno dovuto operare delle
scelte. Alcuni rimasero fedeli al giuramento prestato (che collegava - ai sensi
dello stesso Statuto - indissolubilmente il re alla Patria), altri credettero di
doversi impegnare per il perseguimento di ideali differenti oppure furono
trascinati dalle circostanze.
Tuttavia, risulta indiscutibile che tutti coloro che, nel biennio 1943-45,
agirono in modo attivo, pensarono di farlo per ricostruire istituzioni poli-
tiche atte a consolidare e sviluppare una comunità politica indubbiamente
sofferente ed umiliata.
A sessanta anni di distanza da quegli avvenimenti, la Costituzione repub-
blicana e lo stesso progetto di Costituzione europea, che rappresenta
l'aspirazione alla formazione di una comunità politica continentale, tro-
vano dunque per il caso italiano il loro fondamento ideale proprio nel
giorni della più cupa disperazione del settembre 1943.