Page 290 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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ANGELO PALMIERI
Il secondo libro, voluto dal ministro Spadolini, enfatizzò il germe della Politi-
ca Comune di Sicurezza e Difesa, lanciando l'iniziativa italiana della rivitalizzazio-
ne dell'Unione dell'Europa Occidentale, alla vigilia della fine della Guerra Fredda.
Esso pose, inoltre, le importanti basi per l'attuale integrazione interforze dello
strumento italiano, e per la riforma dei vertici militari ed evidenziò la necessità di
affrontare le missioni, affidate alle Forze Armate, secondo una logica interforze e
completamente integrate n eli' Alleanza.
I successivi anni Novanta sono stati un periodo di attivo e intenso impegno
militare, di ripensamento e riforme dell'intera struttura della Difesa, di proficua
partecipazione ai processi di ammodernamento della NATO, di crescita della di-
mensione europea di sicurezza e difesa.
Con la fine della contrapposizione bipolare e l'avvento della globalizzazione
si è instaurata a livello politico, istituzionale, concettuale ed operativo una conti-
nua interazione tra i diversi rischi, campi, competenze e problematiche. Dalla con-
cezione di una sicurezza fondamentalmente diplomatico-militare, si è passati al
concetto di sicurezza multi dimensionale.
Da una minaccia convenzionale, riferimento primario per i primi due libri
bianchi, si è passati ad una minaccia sempre più asimmetrica.
Tale nuovo contesto, ha richiesto - e richiede tuttora - strumenti militari pro-
fessionali interoperabili, interforze, a vocazione spedizionaria, dotati di moderne
strutture di comando e controllo, e per le informazioni impiegabili congiuntamen-
te con i più evoluti partners alleati. Sono assetti che risultano vitali e concreti per
la grande strategia di un Paese e richiedono adeguate risorse economiche per
sostenerli. È qui che il terzo libro bianco dci ministro Martino pone l'accento.
Inoltre, è parimenti emersa dai tre libri l'importanza di continuare a potenzia-
re il rapporto Difesa-Industria nazionale, affinché sia la Difesa sia l'Industria na-
zionale possano restare al passo con i maggiori partners europei in una logica di
sempre maggiore cooperazione ed integrazione.
I libri bianchi in esame, pur se calati in periodi storici differenziati, risultano
comunque un continuum logico e innovativo nei vari momenti, per l'evoluzione
del sistema di Difesa nazionale, quest'ultimo strettamente concepito nell'ambito
delle due complementari sedi internazionali: la NATO e la UE.
Infine, il messaggio comune dei tre libri è che gli affari militari non possono
essere considerati avulsi dal contesto dci sistema paese, ma sono da considerare
quale frutto di intensi confronti e opportune scelte condivise ed operate nel tempo
da ampi consessi politici.