Page 289 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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       LII\RO  BIANCO  DELLA  DIFESA  E  RUOLI  DELLE  FORZE  ARMATE

           La situazione esistente al  1980, a metà del cammino ipotizzato per il proces-
       so di ristrutturazione, mostrava chiaramente che gli  obiettivi fissati non sarebbe-
        ro stati raggiunti  nel  1985 come pi.anificato, a riprova del  fatto che le  spese  per
       gli  armamenti  sono  molto elevate,  rispetto ai  recuperi  ipotizzabili  attraverso la
        riduzione di  personale.
            Per  fronteggiare  la  situazione,  fu  predisposto  un  nuovo  piano  decennale,
        1982-1991, secondo  il  quale  il  conseguimento degli  obiettivi della prefigurata
        ristrutturazione sarebbe slittato di  cinque anni  rispetto ai  termini iniziali.
           Nei  fatti,  invece,  le  risorse  finanziarie  resesi  disponibili negli  anni seguenti,
        per l'area dell'ammodernamento e rinnovamento dei mezzi e delle strutture, non
        consentirono comunque il  regolare sviluppo della  programmazione.
            Nel  periodo  1991-2001, il  bilancio della  Difesa raggiunse  l'l,SOlo  del  I~I.L.,
        con circa 1'10/0,  in sostanza, destinato alla funzione difesa.  Dati che evidenziava-
        no che dopo circa quindici anni  dal  primo libro,  per la  Funzione Difesa,  l'Italia
        spendeva ancora una somma pari al  47010  circa di  quella sostenuta dalla Francia
        e al  32010  di  quella inglese.

            Nel 2001, confrontando la spesa pro-capite per la  Funzione Difesa, troviamo,
        ad esempio, che a fronte  dei  218 Euro dell'Italia, i francesi  ne investono 423  Euro
        ed i britannici ne spendono 642 Euro.
            Per  concludere  questo aspetto,  come  riportato  anche  nel  libro  bianco  2002,
        emerge che il  bilancio della Difesa del 2002 è ancora pari all'1,48% del PIL e l'ali-
        quota  destinata  alla  "funzione  difesa"  è  di  13,66  miliardi  di  Euro,  ossia  pari
        all'1,06010 del  PIL.
            Questo  quadro  non  può  essere  disconosciuto,  soprattutto  alla  luce  delle
        "nuove" esigenze operative che le  Forze Armate nazionali affrontano ormai quo-
        tidianamente, quali  forza  e sicurezza "in atto" sul  territorio nazionale e nei  vari
        teatri del mondo.


        Conclusioni

            Il  primo  libro  bianco,  redatto  durante  la  gestione  dci  ml11lstro  Lattanzio,
        confermò la  necessità  di  addivenire  ad  un  ampio  consenso  tra maggioranza  ed
        opposizione sui  principi  fondamentali  della  politica militare nazionale.  Inoltre,
        fu  propositivo  a  riguardo  delle  scelte  interne  in  tema  di  adesione  alla  politica
        delle alleanze:  NATO e UE.  Infine, evidenziò che le  ristrutturazioni delle  Forze
        Armate dovevano essere condotte in sintonia con il  sistema difesa della nazione
        e non come "corpi separati".
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