Page 149 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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Jean henri dunant, la nascita dell’idea di croce rossa internazionale  149



                      Prima di riferire dell’opera di Dunant mi sembra opportuno di delineare
                   uno  degli  aspetti  più  importanti  relativi  alla  dimensione  del  problema  mi
                   riferisco alle perdite in battaglia (molti feriti e dispersi)  e mi avvarrò di un
                   accurato lavoro di Dupuy  pubblicato nel 1986 e che riporto in diapositiva.
                      Nel diagramma sono riportate le perdite in battaglia per giorno e suddivise
                   in una linea dei vincitori e in quella dei vinti. Appare evidente come queste
                   perdite subiscono una forte deflessione nella seconda metà del secolo passato
                   e ciò è dovuto, almeno in parte, a due fattori di ordine sanitario.
                      Il primo è la scoperta dei gruppi sanguigni avvenuta nel 1909 da parte
                   di Landsteiner che ha consentito la possibilità di eseguire delle trasfusioni;
                   la seconda motivazione è correlata alla scoperta degli antibiotici da parte di
                   Alessandro Fleming nel 1928, realizzata dal punto di vista terapeutico  durante
                   il secondo conflitto mondiale.
                      Poiché sono un Ufficiale di Marina mi fa piacere
                   ricordare che la scoperta delle proprietà antibiotiche
                   di  Fleming    fu  osservata  già  nel  1895  da  Vincenzo
                   Tiberio, medico della Regia Marina che nel laboratorio
                   dell’Istituto di Igiene dell’Università di Napoli, aveva
                   compiuto  degli  esperimenti  su  cavie  iniettando  nel
                   peritoneo delle stesse prima dei batteri virulenti (quelli
                   della peste e del colera) e poi degli estratti di muffe.
                      Il Tiberio aveva notato e lo scrisse in un dettagliato
                   lavoro pubblicato sugli Annali di igiene sperimentale
                   del 1895 come i topolini trattati con le muffe sopravvivevano rispetto a quelli
                   a cui aveva inoculato solamente  i batteri.
                      Ma  veniamo  ora  al  personaggio  oggetto  della  nostra  conferenza  Henry
                   Dunant,  che  nasce  a  Ginevra  il  18  maggio  1828  da    famiglia  agiata  e
                   rigidamente calvinista.
                      Fin da giovane mostra uno spirito filantropico occupandosi di carcerati
                   e malati. Si iscrive alla Società della Carità ed è tra i fondatori delle Unioni
                   Cristiane. Nel 1849 inizia la sua attività in banca che lascerà pochi anni dopo
                   per intraprendere un’attività imprenditoriale in Algeria dove costituisce una
                   società  per  azioni  denominata  “Societé  anonyme  des  Moulins  de  Mons-
                   Djemila”. Si tratta di una azienda agricola fatta per promuovere e dare la
                   possibilità ai contadini arabi di produrre del grano. Dunant tra l’altro ammira
                   la cultura e le tradizioni arabe di quel paese tanto che a volte veste il costume
                   locale. E’ di quel tempo la pubblicazione di due volumi uno contro la schiavitù
                   e l’altro su Napoleone III, di cui ne esalta la figura.
                      Dunant desidera incrementare l’attività di  questa società ma trova degli
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