Page 144 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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144 150° anniversario della ii Guerra d’indipendenza. atti del conveGno
partita da Domodossola per Pallanza con l’incarico di cooperare alla difesa
del lago.
Importante fu, poi, il ruolo sostenuto dai Finanzieri nel settore logistico,
tant’è vero che, mentre Garibaldi marciava verso Como — vincendo gli Au-
striaci a Varese e a San Fermo — il rifornimento delle munizioni ai Cacciatori
delle Alpi fu assicurato proprio dai Finanzieri di Arona, attraverso Angera e
Varese.
Padrone di quelle due città, il Generale Garibaldi sentiva la necessità di
avere le spalle sicure al Verbano. Occorreva quindi imposses sarsi del forte di
Laveno e della minacciosa flottiglia austriaca del lago.
Lasciate due compagnie a Como, la sera del 28 maggio, Garibaldi ri tornò
con la sua Brigata a Varese, e, recatosi a studiare dai colli di Mombello le
posizioni austriache di Laveno, decise che il forte fosse attaccato nella notte
del 31, mentre, sul lago Maggiore, Bixio e Simonetta avrebbero tentato una
sorpresa contro i tre piroscafi della citata flottiglia.
Pur tuttavia, l’attacco per terra non fu coronato da esito felice: e così pure
fallì l’audace tentativo sul lago, al quale prese parte anche un “battello armato
della Dogana Sarda”, come ricorda Pier Carlo Boggio nella sua celebre
“Storia politico-militare della guerra dell’indipendenza italiana”.
Bixio e Simonetta, affron tando il pericolo di una lunga traversata, si
recarono ad Intra, vi radunarono circa duecento uomini, di cui metà Finanzieri,
e verso la mezzanotte s’imbarcarono, dirigendosi a Laveno, ove l’as salto ai
forti era già cominciato. Giunte le barche in mezzo al lago, vedendo ormai
impossibile ogni sorpresa, dovettero retro cedere ad Intra.
L’insuccesso della spedizione di Laveno ebbe, tuttavia, un grande valore
morale e trovò non lontano coronamento nell’abbandono, che di quelle
posizioni, divenute per loro inso stenibili, fecero gli Austriaci dopo la giornata
di Magenta.
Nel frattempo, il Commissario La Farina, ritornato ad Arona il 30 maggio,
raccolse sul posto 121 Preposti Doganali, 80 Carabinieri Reali e 200 Cac-
ciatori franchi, alla testa dei quali, il 2 giugno 1859, at taccò da Castelletto una
colonna di 700 Austriaci con quat tro cannoni, la quale, dopo aver passato la
notte a Somma, si apprestava ad avanzare sino a Golasecca. Nel te legramma
diretto al Ministro del l’Interno ed al Quartiere Gene rale, il La Farina lodò
moltissimo i Finanzieri per la loro ammirevole condotta e per l’intelligente ed
efficace concorso al buon esito dell’operazione.
Passato sull’altra sponda del lago, il La Farina, secondo gli ordini ri cevuti,
si recò a Somma e Gallarale e poi a Castellanza, Busto e Legnano, accolto
da per tutto molto festosamente. La Compagnia di Finanzieri, comandata dal