Page 190 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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190 Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.
proprie le istanze fondamentali della linea avversaria ed ebbe partita vinta.
Tuttavia non si dimentichi le linee contrastanti della politica di questi padri
dell’unità d’Italia, i quali si mossero attuando pienamente il progetto unitario
secondo il principio di pensiero ed azione declinato, in ambito politico-socia-
le, con l’opera del sapiente statista Cavour e di “apostolo” della Giovane
italia annunciata da Mazzini; usando le parole del Salvemini: “Mazzini creò
il problema, Cavour lo risolse … Cavour raccolse dove Mazzini aveva semi-
nato.”
Gli insuccessi dei moti insurrezionali, le sventure del 1848-49 avevano
dimostrato che la libertà e l’indipendenza d’Italia non si potevano raggiunge-
re senza la concordia degli animi e l’unità degli intenti. Verso il 1850 gli
italiani cominciarono a capire che era inutile sperare in Pio IX, il Papa libe-
rale del Gioberti, e che ancora più difficile era accordarsi sulla repubblica. Si
convenne che se si doveva contare su di un principe, questi non poteva esse-
re che il Re di Sardegna, l’unico che avesse un esercito degno di questo nome,
e che possedesse una tradizione politica nettamente ostile all’Austria.
Nel 1857 un patriota siciliano, Giuseppe La Farina e un patrizio lombardo,
Giorgio Pallavicino, fondarono la “Società nazionale” con un programma
semplice e chiaro: “Unità. Indipendenza, Vittorio Emanuele re d’Italia”.
Alla nuova associazione si iscrissero i migliori patrioti, dei quali più d’uno
sacrificò le proprie convinzioni repubblicane: essa trionfò quando vi aderì
anche Giuseppe Garibaldi con il motto: “Italia e Vittorio Emanuele”. Fedele
in questi ideali potremmo considerare proprio in Giuseppe Garibaldi l’anello
di congiunzione tra Mazzini e Cavour, ma anche e soprattutto l’incarnazione
di quella giovane azione risorgimentale motivo di libertà ed indipendenza di
tutto il popolo italiano.
I moti di ispirazione mazziniana scoppiati nella penisola sono l’espressio-
ne ed esempio di vivo sentimento di libertà ed indipendenza delle popolazio-
ni oppresse. Ebbene, in questo contesto di tumulti, agitazioni, rivolte, nobili
sentimenti ma soprattutto di esigenze politiche a salvaguardia degli stati ita-
liani preunitari, il Regno di Sardegna si presenta come l’unico ed esclusivo in
grado di garantire un giusto equilibrio di pace e stabilità.
Per far questo era necessario la costituzione di un’armata capace di impor-
si ma anche di affrontare ed “imporre”, con l’immagine e la propaganda
politica militare, il senso di patria, indipendenza e libertà della nuova Italia,
del nuovo Stato unito. Pertanto nel processo di unificazione dell’Italia risor-
gimentale, un punto evidente e tangibile della potenza sabauda si può consi-
derare pienamente nel voler realizzare e definire, per necessità ed intenti, una
nuova forza armata, capace di convogliare tutte le forze in campo, una siner-