Page 105 - Le Operazioni Interforze e Multinazionali nella Storia Militare - ACTA Tomo I
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porti amichevoli con l’ateniese Alcibiade, è stato messo sotto accusa davanti al Gran Re
e viene sostituito con il secondogenito Ciro. Ciro è un adolescente, giovanissimo, appena
quindicenne. Assume l’incarico di governatore sia militare che civile di tutta la regione
sotto il controllo dei Persiani che si affaccia sul Mare Egeo. Alcibiade perde i suoi contatti
e il nuovo comandante Spartano Lisandro è capace di stringere un patto molto forte con
Ciro Perché? Perché Lisandro è uno spartano particolare, che ha la capacità di trattare con
quelli che i greci considerano barbari, di accettare le forme della regalità persiana. I Greci
hanno sviluppato un profondo senso della democrazia anche se con forme diverse da città
a città. Gli Spartani si fanno chiamare “gli uguali”. La società persiana è ferocemente ge-
rarchizzata. Lisandro è capace di accettare questa differenza e di stare al di sotto del suo
interlocutore. E’ un problema culturale, prima che di rapporti gerarchici. E’ l’accettazione
di forme sociali e di manifestazioni del potere poco conosciute e spesso disprezzate dai
greci. Grazie a questa sintonia di vedute e a questa comunanza di visione politiche Lisan-
dro riesce a farsi concedere da Ciro mezzi economici praticamente illimitati che gli con-
sentiranno di costruire una flotta all’altezza se non superiore di quella ateniese, ricostruire
le flotte distrutte e conseguire la vittoria di Egospotami dove viene distrutta la flotta di
Atene che non sarà più in grado di ricostruirla per mancanza di mezzi finanziari. Come si
evince dagli eventi descritti le coalizioni si caratterizzano per diversificati e numerosi inte-
ressi in gioco da gestire. Proprio per tale caratteristica gli eventi operativi legati all’azione
di coalizioni sono caratterizzati da cambiamenti rapidissimi ed imprevedibili, che rendono
la situazione operativa una situazione “caotica”, che il leader militare deve essere in grado
di gestire secondo un approccio strategico che potrebbe essere rappresentato dal “chaotics
management system”, un approccio manageriale alle situazioni di turbolenza suggerito da
due esperti mondiali di management: Philip Kotler e John Caslione. Punti chiave di questo
approccio manageriale a situazioni turbolente sono: individuare le cause della turbolenza
tramite sistemi di pre-allarme, reagire al caos con la costruzione di scenari chiave, sceglie-
re la strategia in base alla priorità degli scenari e alla tolleranza al rischio.
In particolare:
- costruzione di sistemi di pre-allarme:
il sistema deve aiutare, tramite la costruzione di appositi sensori, ad individuare e ri-
durre i rischi, l’insicurezza e la vulnerabilità, oltre a riconoscere e sfruttare le opportunità.
Scopo importante è accrescere la consapevolezza e migliorare la formazione dei di-
pendenti nel recepire i segnali di turbolenza: spesso segnali d’allarme precoci vengono
colti da molti dipendenti che però non riescono a rendersi conto dell’importanza delle
loro scoperte, la maggior parte delle evenienze inattese, infatti, non dipendono dall’assen-
za di segnali premonitori ma dalla carenza di una cultura e di una mentalità in grado di
riconoscerli tempestivamente. Nella campagna di Demostene in Etolia la defezione degli
Acarnani e delle navi Corciresi non viene compresa nella sua gravità finale a causa della
mentalità di Demostene stesso che aborriva l’indecisione e la cautela in favore della rapi-
dità e delle determinazione; nella campagna di Brasida l’ostilità dei Tessali e l’ambiguità
di Perdicca non vengono percepiti come fattori pregiudizievoli all’intervento di Sparta e
come tali esaminati, perché la mentalità di Brasida è tesa a cercare la vittoria a tutti i costi.