Page 201 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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IV SeSSIone - l’ItalIa mIlItare                                     201



             La preparazione alla Grande Guerra
             del Regio Esercito

             ten. Col. Fabrizio GiarDini   1





             La riconfigurazione ordinativa e logistica

                   al 1872 al 1913 l’Esercito passò attraverso vari ordinamenti: Ricotti, Mez-
             D zacapo, Ferrero, Bertolè-Viale, Pelloux, che ne ampliarono l’intelaiatura
             amministrativa, scolastica, tattica, logistica, ma non tanto la potenzialità a causa
             delle limitate risorse finanziarie e della legge sul reclutamento in base alla quale i
             riformati e i rivedibili ammontavano annualmente a circa il 50% degli iscritti, gli
             esentati al 30%.
                La situazione iniziò a cambiare dal 1907, grazie al contributo dei generali Spin-
             gardi e Pollio che avviarono un programma di riforme commisurato alla nuova
             situazione internazionale che prevedeva la fabbricazione del fucile mod. ‘91, nuo-
             vi equipaggiamenti, l’incremento della forza aerea, l’acquisto di cannoni da 105
             pesanti campali, l’ammodernamento delle infrastrutture, l’aumento dei quadru-
             pedi e, soprattutto dal 1914, l’aumento dell’efficienza complessiva dell’Esercito
             secondo la nuova programmazione redatta dal generale Cadorna, volta a costituire
             le unità di milizia mobile e presidiaria, costituire nuovi reggimenti di artiglieria e,
             soprattutto a mobilitare 1.400.000 uomini. I reggimenti furono formati attorno ad
             un nucleo di personale già in servizio, ottenuto con la cessione di unità a livello
             compagnia da tutti i reggimenti in vita che, a loro volta, ripianarono le perdite con
             i richiamati. Si cercò così di conferire anche alle unità di nuova costituzione un
             minimo di compattezza e, nel contempo, di rendere più facile la necessaria ripresa
             addestrativa dei riservisti.
                Il 7 gennaio 1915 fu costituito il Corpo aeronautico su una direzione generale
             di aeronautica presso il Ministero della Guerra, due comandi di aeronautica, uno
             per la specialità aviatori ed uno per quella dirigibilisti ed aerostieri, un battaglio-
             ne dirigibilisti, un battaglione aerostieri, un battaglione aviatori, un battaglione
             scuole aviatori.
                Uno dei primi problemi che venne risolto durante la neutralità fu quello dei
             quadri ufficiali. A colpi ripetuti e successivi di decreti legge si aumentò il nu-
             mero degli ufficiali effettivi e di quelli di complemento: abbreviando la durata
             dei corsi in atto negli istituti di reclutamento, immettendo i nuovi sottotenenti
             subito nei reparti senza far loro frequentare le scuole di applicazione, transitando

             1   Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito.
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