Page 206 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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206 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
Vi erano poi altri 200.000 fucili mod. 91 di riserva e 1.316.000 fucili Vetterly-
Vitali con 125.000.000 cartucce per la milizia territoriale.
A questi materiali debbono essere aggiunti 3.800 automezzi, 150 trattrici,
1.100 motocicli.
L’Esercito naturalmente disponeva anche di un grande numero di animali da
sella, da soma e da traino: 216.000 quadrupedi in tutto.
L’aggiornamento della dottrina d’impiego
Appena un mese dopo aver assunto l’incarico (agosto 1914) il generale Cador-
na emanò la circolare n. 144 “Norme riassuntive per l’azione tattica”, nella quale,
estrapolando da tutto il corpo dottrinale elaborato dal Pollio le norme riguardanti
l’azione offensiva, riassunse i principi e le regole del combattimento offensivo,
specie di quello frontale perché: “Anche un’azione contro un fianco si risolve in
un’azione frontale quando l’avversario abbia spostato le sue riserve per fronteg-
giarla”.
Sei mesi dopo il Cadorna ritornò sull’argomento con il fascicolo “Attacco
frontale ed ammaestramento tattico” scritto sulla base di quanto sembrava essere
il risultato delle operazioni condotte nel 1914 dai vari belligeranti. Cadorna, pur
ammettendo che le forze contrapposte si fronteggiavano ormai “interrate entro ro-
bustissimi trinceramenti formidabilmente muniti” riteneva che l’offensiva potesse
ancora prevalere se condotta con adeguata superiorità di forze.
Raccomandava, perciò, che l’attacco procedesse in modo sistematico, dopo es-
sersi assicurata “l’assoluta superiorità del fuoco nella zona prescelta per le irruzio-
ni”. La parte finale del fascicolo trattava l’addestramento, che doveva “disciplina-
re le intelligenze degli ufficiali” orientandole “intorno a talune linee essenziali di
metodo dei procedimenti tattici dell’attacco frontale ed inquadrato”.
Gli ufficiali dovevano impadronirsi del “meccanismo della manovra” con “nu-
merosi e ben diretti esercizi d’addestramento tattico sopra terreni di varia natura,
svolti in parte con i quadri ed in parte con le truppe, sul terreno e non sulla carta”.
Cadorna diramò anche altre circolari addestrative: “Norme complementari
all’Istruzione sui lavori del campo di battaglia”, “Coordinamento d’impiego del-
la fanteria e dell’artiglieria”, “Procedimenti per l’attacco frontale nella guerra di
trincea in uso nell’esercito francese”. Queste circolari non contenevano nuove
concezioni dottrinali, né rivoluzionari procedimenti d’impiego, molto opportu-
namente Cadorna volle riepilogare, nell’imminenza dell’entrata in guerra, alcuni
argomenti di grande importanza per richiamare su di essi l’attenzione dei Quadri.
Fu diramata una nuova regolamentazione logistica, elaborata anche sulla base
delle esperienze fatte in Libia: Il Servizio in guerra. Parte II, organizzazione e
funzionamento dei Servizi. I 10 servizi considerati erano: sanitario; commissaria-
to, articolato nelle branche vettovagliamento, cassa, vestiario ed equipaggiamen-

