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210 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
La mobilitazione
Per consentire l’afflusso di tutto il personale richiamato o chiamato alle armi
fu necessario, sin dal dicembre del 1914, elaborare un nuovo sistema di mobili-
tazione, chiamata rossa dal colore della carta su cui erano scritti i documenti, per
distinguerla dalla precedente, nella quale il colore distintivo era il “camoscio” e
che contemplava che i riservisti raggiungessero i reggimenti non nelle sedi stan-
ziali ma direttamente nel luogo di radunata, nei pressi del fronte di guerra. La
mobilitazione rossa, in grado di essere attuata a partire dal 1° marzo 1915, offriva
il vantaggio di consentire la chiamata delle varie classi anche gradualmente, di
alloggiare i riservisti al loro arrivo nelle caserme e di lasciare al governo la scelta
del momento più opportuno per avviare le unità alla frontiera, per contro allunga-
va i tempi della radunata, ciò permetteva ai comandanti di poter utilizzare le for-
ze in afflusso quale rincalzo di quelle impiegate in occupazione avanzata, dando
all’azione un carattere più incisivo e tendente più a sorprendere l’avversario che
non a pararne le offese.
Il Comando dell’Esercito
Il Regolamento del servizio in guerra del 1912 prevedeva che, qualora il so-
vrano non avesse ritenuto di assumere personalmente il comando dell’esercito
mobilitato, il comando sarebbe stato affidato ad un ufficiale generale, che avrebbe

