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208 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
Poiché tutta la parte settentrionale del teatro d’operazione era costituita da una
profonda fascia montana, i cui pochi solchi erano stati inoltre sbarrati con notevoli
opere fortificatorie permanenti da entrambi gli avversari, la zona che meglio si
prestava all’impiego di grandi masse era il settore dell’Isonzo.
Solo verso questo settore, del resto, erano indirizzate linee di comunicazioni
stradali e ferroviarie di sufficiente potenzialità per sostenere operazioni offensive
e di carattere strategico.
Il Piano operativo
Nell’estate del 1914, dopo la dichiarazione di neutralità, il generale Cadorna
vide prospettarsi una situazione politica internazionale mutata: in caso di parte-
cipazione al conflitto infatti, l’avversaria da fronteggiare sarebbe stata l’Austria-
Ungheria, avendo al fianco l’Inghilterra e la Francia.
L’Impero asburgico era impegnato ad Oriente contro la Russia ed a sud contro
la Serbia, mentre la Germania doveva fronteggiare le forze franco-inglesi ad Oc-
cidente e quelle russe ad Oriente.
In previsione dell’entrata in guerra il generale Cadorna aveva concepito un
disegno operativo di largo respiro, che avrebbe inserito lo sforzo italiano tra quelli
degli Alleati in modo veramente coordinato ed efficace. Tutti i piani operativi di
guerra italiana all’Austria-Ungheria erano sempre stati concepiti, dal Cosenz al
Saletta ed al Pollio, in termini strettamente difensivi, in considerazione dell’obiet-

