Page 213 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
P. 213

IV SeSSIone - l’ItalIa mIlItare                                     213



             La Regia Marina alla vigilia della Grande Guerra



             C. v. Giosuè alleGrini    1




             Autorità, gentili ospiti
                   Ufficio Storico che ho l’onore e il piacere di dirigere non è preposto alla
             L’sola tutela di cimeli, testimonianze iconografiche o quant’altro, per quanto
             gloriosi, o al rinnovarsi di celebrazioni o commemorazioni, ma alla conservazione
             e alla valorizzazione, su solide basi scientifiche e documentarie, dell’esperienza
             navale.
             Sarebbe infatti assurdo, oltre che antieconomico, far sì che gli investimenti ma-
             teriali e umani in termini di risorse, fatiche e, spesso, sangue che caratterizzano o
             che hanno caratterizzato le missioni della Marina in ogni epoca andassero spreca-
             ti. Soltanto un esame critico del passato e, quando è possibile, la sua integrazione
             con nuovi elementi, possono assicurare, nel tempo, i frutti di quelle esperienze
             così onerose.
                Nonostante i continui progressi tecnologici, cui si associano la nascita e lo svi-
             luppo, in ogni tempo, di nuovi tipi di navi, le regole di base del Potere Marittimo
             non cambiamo mai al pari, naturalmente, della natura degli esseri umani.
                In altre parole, principi di base come la concentrazione delle forze, la flessibi-
             lità senza pari dello strumento navale e la tempestività d’intervento sul mare e dal
             mare sono costanti comuni a ogni secolo, indipendentemente dal fatto che si sia
             davanti a una flotta di galee, di vascelli, di corazzate o di portaerei.
                Il medesimo discorso vale, come è ovvio, in capo alla necessità di una costante
             coordinazione della Marina con una sana consapevole e oculata politica, ossia
             consapevole degli obiettivi e dei mezzi necessari per raggiungerli, espressa dai
             vertici dell’esecutivo del Paese.
                Queste nozioni sono, di per sé, apparentemente elementari, ma vengono, non-
             dimeno, date spesso per sottintese o, addirittura, dimenticate in sede di opinione
             pubblica sovrana.
                Questi medesimi principi appartengono al DNA stesso della Marina in quanto
             legati alla tutela degli interessi economici della Nazione su scala globale; una tu-
             tela che data, formalmente, da un secolo e mezzo, ma che a ben vedere risale, con
             continuità, a parecchi secoli prima.
                In effetti, se mi è concesso dirlo, la Marina è, per il Paese e la popolazione


             1   Capo dell’Ufficio Storico della Marina Militare.
   208   209   210   211   212   213   214   215   216   217   218