Page 5 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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             Intervento del Capo Ufficio Storico
             dello Stato Maggiore della Difesa


             Col. Matteo Paesano



                  ignor Capo di Stato Maggiore della Difesa, Signor Comandante Generale,
             S Autorità, relatori, gentili Signore e Signori, come Capo dell’Ufficio Storico
             del V Reparto dello Stato Maggiore della Difesa e rappresentante della Difesa per
             la storia militare, ho il piacere e l’onore di rivolgerVi il benvenuto.
                Colgo l’occasione per rinnovare il mio ringraziamento a tutti i relatori che
             porteranno il loro prezioso contributo, approfondendo le complesse ed interes-
             santi problematiche legate al periodo che seguì lo scoppio della Grande Guerra
             fino all’ingresso dell’Italia nel conflitto. I mesi durante i quali l’Italia compì una
             scelta determinante per la storia del Paese e forse dell’intero conflitto. In questa
             prestigiosa sede del Comando Generale della Guardia di Finanza, nove anni dopo
             il Convegno di studi “Archivi, Biblioteche, Musei Militari” che si tenne nel 2005,
             si rinnova l’incontro annuale con la storia dello Stato Maggiore della Difesa.
                Signori convenuti, permettetemi dunque di presentare brevissimamente l’Ufficio
             Storico del V Reparto dello Stato Maggiore della Difesa, erede della Commissione
             Italiana di Storia militare che organizzò i convegni fino all’anno scorso, e che ha
             trasferito tutte le funzioni all’Ufficio Storico, di cui io dirigo la struttura. L’Ufficio
             Storico ha come mission essenziale la promozione di iniziative tese a migliorare la
             conoscenza della storia militare italiana, avvalendosi del contributo di civili, ovvero
             autorevoli esponenti del settore accademico, e di personalità militari qualificate,
             rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze di Polizia che si dedicano allo stu-
             dio dei più complessi aspetti dello studio della disciplina storico-militare.
                Non è certo la prima volta che l’Ufficio Storico prende in esame nei suoi con-
             vegni – prima come Commissione Italiana di Storia Militare, e ora come Ufficio
             Storico – il ruolo dell’Italia nei conflitti del Novecento. Oggi tentiamo di rievoca-
             re quei giorni di trattative convulse e segrete, ma anche di entusiasmi e di illusioni,
             e di ricostruire il percorso che condusse la Nazione a compiere una scelta dram-
             matica, determinante per la sua storia. Cercheremo soprattutto di comprendere
             al tempo stesso in quali condizioni e con quali pensieri milioni di italiani e di
             italiane si avviarono a compiere il loro dovere verso il Paese quando l’Italia scese
             in guerra, nel maggio 1915. È soprattutto il loro sacrificio che oggi, a cento anni
             di distanza, vogliamo ricordare e onorare.
                Non mi dilungo oltre, visto i tempi ristretti, giusto qualche ringraziamento:
             volevo ringraziare l’Università Sapienza di Roma, in particolare il Prorettore, il
             Prof. Antonello Folco Biagini che ci ha sempre sostenuto e ci è sempre stato vici-
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