Page 8 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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8 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
dia di Finanza il baluardo dei confini della Nazione e dimostrarono tutta la loro
efficienza nella notte fra il 23 e il 24 maggio del 1915, allorquando due giovani
finanzieri, scongiurando l’assalto ad un ponte di confine sul fiume Judrio (esatta-
mente a Brazzano), esplosero i primi colpi di fucile italiani della Grande Guerra.
Le Fiamme Gialle, articolate all’epoca su diciotto battaglioni e diverse compa-
gnie autonome, operarono instancabilmente su tutti i fronti: dalle Alpi al Piave,
dall’Isonzo all’Albania. Inoltre, il servizio navale contribuì alla vigilanza costiera
della penisola, della “colonia” libica e delle isole italiane nell’Egeo. Vi furono poi
Finanzieri “pionieri del volo” che entrarono nella storia dell’aviazione militare,
autentici “assi” del calibro del brigadiere Giuseppe Bigliani, che con il suo bom-
bardiere scrisse pagine eroiche nei cieli d’Italia.
Rimasti valorosamente a presidio dei loro posti nonostante il disastro di Caporet-
to, i Finanzieri dei battaglioni mobilitati si adoperarono per impedire al nemico di
varcare la linea del Piave - il fiume sacro degli italiani - così come fecero i colleghi
della Legione territoriale di Venezia.
Ricordo, nell’ambito della “Battaglia del Solstizio”, i sacrifici del VII battaglione,
che combatté con incredibile coraggio fra il Sile ed il Piave dal 21 giugno al 5
luglio 1918. Per questa ragione, negli anni Sessanta si scelse la data del 21 giugno
per celebrare la festa del Corpo. Nel mese di maggio del prossimo anno la Guardia
di Finanza organizzerà a Venezia una mostra in ricordo di questo episodio.
Ma il ruolo delle Fiamme Gialle andò ben oltre le operazioni militari e l’opera di
repressione degli illeciti ai danni dell’economia nazionale: numerosi, infatti, furo-
no i Finanzieri caduti nel tentativo di salvare tanti civili inermi dai bombardamenti
dei centri abitati e dalle esplosioni, in mare, di mine e bombe di profondità. Il co-
raggio, l’abnegazione e il valore dimostrato dai Finanzieri sui campi di battaglia
hanno trovato riconoscimento nelle tante medaglie al valor militare conferite loro
negli anni. Per questo, la Guardia di Finanza ha voluto onorare i suoi eroi dedi-
cando loro, nel 1930, il “Monumento ai caduti del Corpo”, situato di fronte alla
caserma “Piave” di Viale XXI Aprile.
Nel rinnovare il mio sentito ringraziamento al Signor Capo di Stato Maggiore
della Difesa e a tutti gli altri illustri ospiti per l’attenzione che ha voluto riservare
alla Guardia di Finanza, concludo con l’auspicio che i lavori del Congresso pos-
sano costituire, per tutti, una preziosa occasione di confronto ed arricchimento
culturale.