Page 302 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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302           il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso


                                                 Ernesto Cabruna con i gradi da sottotenen-
                                                 te in servizio permanente effettivo. La pro-
                                                 mozione ad Ufficiale dei Carabinieri Reali
                                                 gli venne concessa per meriti di Guerra.






                                                 plotoni a piedi, infatti, e le nuove dottri-
                                                 ne d’impiego, più o meno formalizzate,
                                                 spostarono decisamente la gravitazione
                                                 della  polizia  militare  verso  i  Reparti
                                                 schierati in prima linea e i Carabinieri
                                                 non si sottrassero con loro ai combatti-
                                                 menti più cruenti; ne sono tragica testi-
                                                 monianza i 1.400 caduti e i 5.000 feriti
                                                 al termine del conflitto.
                                                    Si  distinsero  Ufficiali,  Sottufficiali
                                                 e anche semplici Carabinieri nel recu-
                                                 perare  militari  sbandati  sul  campo  di
                                                 battaglia e nel ricondurli sulla linea del
                                                 fuoco o nel guidarli finanche all’assal-
                                                 to,  si  distinsero  decine  di  portaordini
                                                 che sfidarono i cecchini su terreni sco-
             perti, spesso restando poi a combattere con le unità che avevano raggiunto.
                Le motivazioni delle numerose ricompense al valor militare ci illustrano vi-
             vidamente il ruolo che i carabinieri furono sovente chiamati ad assumere sulla
             linea del fuoco, in quell’attività dai contorni non sempre definiti che fu detta
             “polizia del campo di battaglia”, e la loro versatilità quali veri e propri organi di
             comando nelle mani dei Comandanti dei reparti di prima linea:

                   “… disimpegnò con grande zelo i servizi di vigilanza a tergo delle
                   truppe… attraversando più volte zone intensamente battute dal tiro
                   nemico, per recapitare ordini, indirizzare reparti, assumere infor-
                   mazioni e rintracciare e ricondurre al fuoco militari dispersi .. ”
                   (Medaglia di Bronzo al Valor Militare al Car. Pietro Conforti); “...
                   riordinava e riconduceva al fuoco numerosi militari che si erano
                   dispersi in seguito al violento bombardamento nemico...  Concor-
                   reva pure a riordinare e condurre sulla linea del fuoco gli uomini
                   incaricati del trasporto delle munizioni stesse.” (Medaglia di Bron-
                   zo al Valor Militare al Car. Beniamino D’Attilio);
                   “… sotto il vivo fuoco nemico, ricondusse anche in combattimento
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