Page 201 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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Il Maggiore Cosma Manera in una foto ricordo con alcuni italiani irredenti.
Si noti l’uso di vestiti civili secondo la moda russa del tempo.
rientro in Italia di una prima metà. Giunto l’inverno, il porto di Arcangelo fu reso
impraticabile dai ghiacci. Così circa 3000 irredenti rimasero on quella landa
desolata. Manera risolve problemi amministrativi, logistici, di equipaggiamento
dando vita alla cosiddetta “Legione redenta”. Esplose nel frattempo la guerra ci-
vile e ciò rese impossibile il movimento del reparto verso Occidente, così l’unica
soluzione per gli italiani fu di dirigersi verso l’estremo Oriente, trasformando la
Siberia in una terra di speranza.
Dopo un’attesa di qualche tempo e constatata l’impossibilità di un rientro in
Italia via nave, Manera si decidette a muoversi via terra attraverso la Cina per
raggiungere la concessione italiana di Tien-Tsin. Il contingente, organizzato su
3 battaglioni, dovette sostare in Manciuria e quindi raggiungere il possedimento
italiano e, infine, inviare un contingente a Pechino.
Il 1918 avrebbe comportato altri oneri a Manera ma anche soddisfazione e
successi con il soccorso ad altri 2000 irredenti.
Scriveva di Cosma Manera il Capo della Missione Militare Italiana in Siberia,
tenente colonnello Vittorio Filippi di Baldissero, in un rapporto «riservatissimo»
del 1° settembre 1919, perorandone l’avanzamento per meriti speciali, nonché la
prestigiosa nomina ad ufficiale dei SS. Maurizio e Lazzaro: «Dando uno sguar-
do a tutta l’opera spiegata in Russia dal Maggiore Manera non si può non ri-