Page 271 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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III SeSSIone - La condotta deLLa guerra: daLLa tradIzIone aLL’InnovazIone 271
spesso il gruppo ad essere pro-
tagonista di brillanti azioni mili-
tari o imprese tattico-ingegneri-
stiche quali la costruzione di un
osservatorio di artiglieri ad oltre
tremila metri, ma il coprotagoni-
sta è quasi sempre il paesaggio.
Più dettate da criteri di rappre-
sentazione pittorica sono inve-
ce le copertine de «La lettura»
in cui il vissuto delle truppe al
fronte viene idealizzato ed este-
tizzato. Interessante la copertina
del n. 31 del 5 agosto del 1917
de «L’illustrazione italiana» in
cui nell’alpino che stringe fra-
ternamente la mano all’omolo-
go “guardiano delle Alpi” fran-
cese, si possono riconoscere le
fattezze di Cesare Battisti.
Vanno ricordati anche set-
timanali come il «Mondo» Figura 21
pubblicato dalla casa editrice
Sonzogno e la «Tribuna illustrata». Fino al 1921 la guerra viene raccontata con
grande successo in un’iniziativa editoriale dei Treves con «La guerra» in diciotto
volumi e migliaia di illustrazioni su carta patinata come altre analoghe pubblica-
zioni francesi, tedesche, austriache e statunitensi.
Numerosissime fotografie fissano un aspetto “ufficiale” della guerra: imma-
gini di comandanti in capo, regnanti, generali, di truppe che sfilano o vanno
all’assalto, di armi, aerei, corazzate, tanks, etc. Ma altre fissano momenti della
vita quotidiana dei soldati: i momenti di riposo, il rancio, l’arrivo della posta e
così via.
Altre ancora rappresentano aspetti legati alle nuove tecniche di comunica-
zione e collegamento quali il telegrafo o la teleferica, ma anche l’uso di cani
o piccioni portaordini. Emblematico di come sia sempre l’uomo il centro delle
attività connesse allo sforzo bellico è una fotografia che raffigura un gruppo di
soldati impegnati a issare un pezzo di artiglieria su una scoscesa parete montana.
(fig.21)
Quando è presente, l’aspetto della morte serve soprattutto a documentare la
crudeltà del nemico e il suo barbaro utilizzo dei nuovi strumenti di morte quali i
gas o le famigerate mazze ferrate.

