Page 267 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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III SeSSIone - La condotta deLLa guerra: daLLa tradIzIone aLL’InnovazIone  267



             «il giornale della 5a Armata».
             In esso viene riportato un invi-
             to ai soldati affinché collabo-
             rino all’edizione del giornale,
             a leggerlo, a scrivere per esso
             e a far ridere. Molto spesso in-
             fatti i giornali pubblicano una
             serie di vignette umoristiche o
             di caricature che erano inviate
             dai soldati al fronte. A volte i
             manifesti  vengono pubblica-
             ti dalle stesse case editrici di
             giornali anche come supple-
             mento ai giornali stessi. Il ma-
             nifesto «Trasporto funebre del
             militarismo  tedesco»,  realiz-
             zato da Tony (Giove Toppi), è
             ad esempio pubblicato da La
             Nerbini di Firenze per la rivi-
             sta satirica «Il 420».
                Alcuni manifesti  e carto-
             line  utilizzano  la  fotografia
             che diventa la comunicazio-
             ne stessa nella  costruzione                  Figura 15
             dell’immagine o delle imma-
             gini in cui si raccontano alcuni avvenimenti di attualità. L’immagine fotografica
                                                                                  22
             viene utilizzata come prova e come strumento di comunicazione della realtà .
             Nel manifesto del 1918 «Chi è più civile?» si contrappongono la fotografia de
             «I luoghi santi lasciati incolumi dalle truppe alleate» a quelle che testimoniano
             de «I monumenti d’arte e della fede rovinati dalla barbarie teutonica». (fig.15)
                Un’immagine ricorrente è quella delle montagne e delle aquile.
                L’immagine dei monti può essere utilizzata come sfondo o essere presente,
             variamente rappresentata nei manifesti cinematografici o in quelli dei prestiti di
             guerra, sintetizzare la vita di un soldato caduto sul Carso, fungere da base alla
             croce e al Cristo nelle copertine di un volume di necrologio (fig.16). Spesso ac-
             compagna l’iconografia dell’eroe o dell’aviatore e l’aquila diventa espressione


             22  Non essendo possibile fino alla fine dell’Ottocento trarre dalle fotografie una forma di stampa,
                esse venivano riprodotte e diffuse come incisioni. Solo dopo il 1889, con la messa a punto
                della retinatura dell’immagine, si potrà ottenere la riproduzione delle fotografie direttamente
                sulla carta stampata.
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