Page 265 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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III SeSSIone - La condotta deLLa guerra: daLLa tradIzIone aLL’InnovazIone  265



             «germanico  slavo».  Viene  sot-
             tolineato  che Trento, Trieste,
             Fiume, il Trentino e la Dalmazia
             sono italiani «anche per ragioni
             geografiche» e che «la vita e le
             relazioni  dei  popoli  seguono il
             corso  dei  fiumi  e  sono  arresta-
                               19
             te dalle montagne».  L’utilizzo
             di un solo colore,  il  blu, serve
             a rendere  più evidente  il  dato
             morfologico  delle  montagne  e
             dei fiumi e ad accomunare in un
             solo concetto scrittura e imma-
             gine geografica.
                La  guerra  viene  vista  come
             necessario compimento  delle
             guerre contro l’Austria, diven-
             tando  così la  quarta  guerra  di
             indipendenza  nazionale.  Largo
             peso aveva su molti contempo-
             ranei il ricordo delle lotte e dei
             protagonisti  del  Risorgimento.
             Erano trascorsi solo pochi anni               Figura 12
             dal  1907 e dalle  celebrazioni
             per il centenario della nascita di Garibaldi che avevano visto la partecipazione di
             molti di coloro che avevano combattuto nelle ultime battaglie per l’unificazione.
             Inoltre già prima che la guerra coinvolgesse l’Italia Bruno e Costante Garibaldi,
             figli di Ricciotti, erano morti sull’Argonne combattendo come volontari al fianco
             dei francesi. Nel 1915 il Comitato di Preparazione Civile di Catania pubblica un
             manifesto in cui le camice rosse garibaldine sono visibili tra i soldati italiani che
             vanno all’attacco e alla figura simbolica dell’Italia si aggiungono, accumunati in
             un piccolo pantheon, le raffigurazioni di Oberdan, Mazzini, Cavour, Garibaldi,
             Vittorio Emanuele II e Vittorio Emanuele III. 20
                Altre figure di eroi sarebbero nate durante il conflitto e avrebbero costituito
             un altro genere di pantheon, spesso rappresentato nelle fotografie apparse sui
             giornali, nelle locandine, nei volumi in memoria, nelle cartoline.


             19  «L’Italia agli Italiani! Trento e il Trentino, Trieste e l’Istria, Fiume e la Dalmazia sono dunque
                italiane anche per ragioni geografiche», Milano, Off. Dell’Impresa generale d’affissioni e di
                pubblicità, [dopo il 1915].
             20  «L’Italia s’è desta!.. », Catania, F. Giusto e Mazzoleni officine grafiche, [1915].
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