Page 305 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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III SeSSIone - La condotta deLLa guerra: daLLa tradIzIone aLL’InnovazIone  305














































             e la visibilità furono ottimi, le dotazioni dell’artiglieria ancora abbondanti, i fa-
             migerati errori di tiro di 10 giorni prima individuati e corretti… mancavano però
             gli uomini, o quanto meno il loro “morale”. I reparti dissanguati nell’offensiva
             precedente non si potevano semplicemente imbottire di complementi e riman-
             dare al fuoco. Davanti allo Zebio, la stessa “Sassari”, che aveva attaccato per
             mesi nell’estate precedente quelle stesse posizioni anche senza alcun supporto di
                                                                      23
             artiglieria, si rifiutò infatti di farsi massacrare in un assalto inutile . A nulla valse

             23  Non va dimenticato che nella giornata del 10 giugno alla “SassarI” si erano verificati due
                casi molto gravi: il tentativo di decimazione con la successiva uccisione del Magg. Marchese
                (si vedano a riguardo Luca De Clara, Lorenzo Cadeddu, Uomini o colpevoli? Il processo di
                Pradamano, quello della Brigata Sassari a Monte Zebio e altri processi militari della Grande
                Guerra, Paolo Gaspari, Udine 2001, pp. 87 ss. e Marco Pluviano-Irene Guerrini, Le fucilazioni
                sommarie nella Prima Guerra Mondiale, Paolo Gaspari, Udine 2001, pp. 142 ss.) e il tentativo
                di fuga da parte di uomini del 152° conclusosi ad Asiago e che vide il processo (purtroppo non
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