Page 505 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             lemme per questioni di sicurezza. Picot era stato autorizzato dal War Office e
             dunque era necessario chiedere il nulla osta a Londra. Era evidente il rimpallo
             di responsabilità ma era altrettanto chiaro che il diniego non era imputabile ad
             Allenby, bensì del governo di Londra. Non era dunque una questione militare
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             ma politica .
                Il 18 maggio inaspettatamente Allenby informo di essere disposto ad ammet-
             tere Senni a Gerusalemme ma esclusivamente in veste di privato cittadino, senza
             alcun ruolo ufficiale, tantomeno politico . Sonnino, irritato, dispose l’annulla-
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             mento della missione . C’era tuttavia un’alternativa, più che altro un espediente:
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             l’invio a Gerusalemme di un addetto militare che si sarebbe occupato anche di
             questioni politiche. Questa procedura non richiedeva il nulla osta pertanto, senza
             avvisare le autorità britanniche, il capitano di cavalleria, il marchese Antonio
             Meli Lupi di Soragna, già ufficiale dell’Ufficio Informazioni Truppe Operanti
             (Ufficio I.T.O.), accompagnato dal tenente Antongini e dal sottotenente Paribeni
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             sbarcarono in Egitto, alla volta della Terra Santa . L’imbarazzo delle autorità
             militari inglesi fu grande. In attesa di indicazioni da Londra, fu negato il permes-
             so di recarsi a Gerusalemme. Trascorsero due settimane e la risposta tardava ad
             arrivare. Dopo numerose lagnanze italiane, l’8 agosto fu concesso l’agognato
             permesso all’addetto militare italiano. Veniva tuttavia precisato che Meli Lupi
             di Soragna si sarebbe dovuto occupare esclusivamente di affari militari e civili
             italiani.
                L’incidente diplomatico si risolveva “all’inglese”. Il 9 agosto Soragna, An-
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             tongini e Paribeni partivano finalmente alla volta di Gerusalemme .
                Francia e Inghilterra vincevano l’ennesimo confronto diplomatico con Roma.
             All’Italia era già stata riconosciuta, salvo ripensamenti della Russia, la provincia
             di Adalia e non sarebbe stata fatta alcuna concessione in Terra Santa, già organiz-
             zata e spartita dall’accordo Sykes-Picot dell’anno prima. Non era ammessa l’in-
             gerenza di una terza potenza. L’invio di un diplomatico che curasse gli interessi
             di Roma in Terra Santa era stata categoricamente vietata, lo aveva imposto Parigi
             e Londra lo aveva ampiamente condiviso. Il gioco delle parti era ormai evidente.
                L’impegno del Distaccamento italiano, in qualità di polizia militare, sarebbe
             proseguito anche negli anni a venire. Il successore di D’Agostino, il colonnello
             Pesenti, avrebbe richiesto invano un aumento di contingente al fine di aumentar-
             ne l’attività e la combattività. Sarebbe stata istituita la Compagnia Cacciatori di



             78  Negrotto Cambiaso a Sonnino, 11 gennaio 1918, Quinta serie, 1914-1918, vol. IX, doc. 77.
             79  Ivi, doc. 714.
             80  Archivio Storico del Senato della Repubblica (ASSR), fasc. Senni Carlo, n. 2068.
             81  Sonnino a Imperiali, telegramma del 6 giugno 1918, in DDI, Quinta serie, vol. XI, doc. 20.
             82  Negrotto Cambiaso a Sonnino, telegramma dell’8 agosto 1918, in DDI, Quinta serie, vol. XI, doc.
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