Page 503 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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V SeSSione - il 1917: proSpettiVe del conflitto                     503



             italiani, De Martino, informava gli ambasciatori a Londra e a Parigi di esse-
             re venuto a conoscenza del progetto di un governo anglo-francese in Palestina
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             con Gerusalemme quale sede dei due governatori . Su indicazione di Sonnino,
             l’ambasciatore italiano fece notare a che a differenza di quanto previsto – ossia
             che sarebbero entrate solo autorità militari e nessuna politica e civile – era stato
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             concesso il permesso a Picot di prendere parte al corteo . Il diplomatico inglese
             non diede alcuna giustificazione, si limitò ad annuire pertanto nei giorni seguenti
             il ministero degli Esteri italiano ufficializzava l’invio a Gerusalemme di Carlo
             Senni, regio console al Cairo, già vice-console e console proprio a Gerusalemme
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             ed esperiente diplomatico . Da Londra facevano sapere che il generale Allenby
             non avrebbe ammesso alcun civile nella città fino a quando le forze nemiche sa-
             rebbero rimaste entro un raggio di cinque chilometri. Picot era stato autorizzato
             in quanto presidente di una non ben definita “Commissione franco-inglese in
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             Siria” . Sonnino chiedeva intanto a D’Agostino informazioni dettagliate sull’a-
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             zione Picot . Il tenente colonnello confermava che fino alla vigilia dell’ingres-
             so delle truppe Alleate a Gerusalemme, la presenza di Picot al corteo non era
             prevista, era stata addirittura esplicitamente rifiutata dal generale Allenby. Nelle
             ore successive, il comandante in capo delle forze britanniche aveva dovuto cede-
             re all’insistenza del ministero della Guerra londinese accettando il diplomatico
             come membro della Commissione Consultiva franco-inglese per la Siria .
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                Nei giorni successivi, Picot si recò in visita al convento dei francescani, elargì
             una sovvenzione di ventimila franchi, promise soccorsi e viveri e comunicò a
             padre Castellani, superiore dei francescani a Gerusalemme e delegato del Custo-
             de, che per accordo con le nazioni alleate dell’Intesa e con il Vaticano era stato
             deciso che il diritto di protezione francese dei Luoghi Santi sarebbe proseguito.
             Non avendo altri ordini in proposito, il chierico accettò la richiesta.
                Informato, D’Agostino scrisse a Sonnino comunicando che lo stesso Picot
             stesse organizzando la tradizionale messa di Natale con annessi onori previsti e
             riservati al rappresentante della potenza protettrice. Interpellato dal tenente co-
             lonnello italiano, Castellani spiegò di aver accettato le richieste francesi fidando-
             si delle parole del diplomatico transalpino. Su insistenza di D’Agostino, il padre
             francescano scrisse a Picot comunicando che il diritto di protezione francese dei

             68  De Martino a Imperiali e Bonin, in DDI, Quinta serie, 1914-1918, vol. IX, doc. 553.
             69  Ivi, doc. 687.
             70  Era stato vice-console a Gerusalemme dal 1906 al 1910 e console dal 1912 al 1915.
             71  Sonnino a Imperiali, telegramma del 18 dicembre 1917, in DDI, Quinta serie, 1914-1918, vol. IX,
                doc. 739.
             72  Sonnino a Negrotto Cambiaso, in DDI, Quinta serie, vol. XI, doc. 451.
             73  AUSSME, E-3 Corpi di spedizione e di occupazione, b. 151, fasc. 27, Note informative riguar-
                danti la presenza del commissario politico francese sig. Picot in Gerusalemme (dal 22/12/1917 al
                26/02/1918).
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