Page 499 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             tanti uomini del distaccamento francese .
                Il comandante giunse esattamente all’ora stabilita, si fermò a circa centocin-
             quanta metri dalla porta e per sommo rispetto nei confronti della città smontò
             da cavallo percorrendo a piedi gli ultimi metri fino all’ingresso. Il corteo era
             rigorosamente regolamentato: preceduta da due aiutanti di campo, la testa era
             riservata ad Allenby. Alla sua destra il comandante del distaccamento francese, il
             colonnello de Piépape; alla sua sinistra il comandante del distaccamento italiano,
             il tenente-colonnello D’Agostino recentemente promosso di grado. A seguire,
             il generale di brigata Clayton, il diplomatico francese François Georges Picot,
             gli addetti militari francese, americano, italiano. Cinque passi indietro, il capo
             e il sottocapo di stato maggiore; il comandante del XX corpo e a chiudere la
             guardia britannica, australiana, neozelandese, francese e i carabinieri al comando
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             del tenente Zorzoli . Allenby percorse circa trecento metri e con i comandanti
             francese e italiano salì sull’ampia gradinata della Torre di Davide e fece leggere
             in inglese, francese, italiano e arabo un proclama a nome dei governi dell’Intesa:

                   «Agli abitanti di Gerusalemme la Sacra ed alla popolazione che vive nella
                sua vicinità.
                   La disfatta inflitta ai Turchi dall’armata sotto il mio comando ha avuto
                per risultato l’occupazione della Città vostra dalle mie truppe. Io per conse-
                guenza dichiaro e la pongo sotto la Legge Marziale, e sotto tale forma verrà
                amministrata per tanto tempo quale le considerazioni militari lo considerano
                necessario.
                   Tuttavia, se mai certuni si fossero allarmati per l’esperienza avuta sotto le
                mani del nemico che si è ritirato, io vi informo che è il mio desiderio che ogni
                persona prosegua ai suoi lavori ed affari senza interruzione.
                   Inoltre, siccome la Città vostra è considerata con affezione dagli aderenti
                da tre delle grandi religioni dell’umanità, ed il suo suolo è stato consacrato
                dalle preghiere ed i pellegrinaggi dei devoti popoli di queste tre religioni da
                parecchi secoli, proclamo che qualunque edifizio sacro, monumento, luogo
                santo, reliquiario, sito tradizionale, dotazione o pio luogo di culto o abitua-
                le di preghiera, di qualsiasi delle tre religioni precitate, saranno mantenuti e
                protetti conformemente agli usi esistenti ed alle credenze delle persone per le
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                quali questi luoghi sono sacri» .
                Successivamente il comandante si recò in una caserma vicina, nel cui cortile
             conobbe i notabili della città: il sindaco, il patriarca armeno, il patriarca orto-
             dosso e in vece del patriarca dei latini – monsignor Filippo Camassei di recente

             57  Ivi, fasc. 12, Varie relazioni e informazioni periodiche sul distaccamento in Palestina riguardanti
                la situazione politico-militare.
             58  Ivi, fasc. 34, Rapporto inviato dall’Agenzia Diplomatica Italiana al Cairo riguardante l’arrivo del
                Gen. Allenby in Gerusalemme 11-12-1917.
             59  Ivi, fasc. 11, Situazioni varie nelle forze alleate in Palestina (dall’aprile 1917 al 10 luglio 1918).
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